Fondo Brancher, arrivano i fondi 2012

In risposta al senatore Piccoli, il ministero assicura che Trento e Bolzano verseranno gli 80 milioni
Aldo Brancher illustra l'ODI ai sindaci dei comuni di confine della provincia di Belluno. - Alcuni dei sindaci dei Comuni di confine presenti alla riunione in prefettura con esponenti dell'odi del Fondo Brancher
Aldo Brancher illustra l'ODI ai sindaci dei comuni di confine della provincia di Belluno. - Alcuni dei sindaci dei Comuni di confine presenti alla riunione in prefettura con esponenti dell'odi del Fondo Brancher

BELLUNO. «Le province di Trento e di Bolzano procederanno a breve a erogare i finanziamenti 2012 a favore dei comuni di confine».

Questo l'annuncio contenuto nella risposta che il ministro agli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta ha inviato al senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli che a fine 2013 aveva interrogato lo stesso Ministero sul destino del Fondo per i comuni di confine e sul futuro dell'Odi, l'organismo che la legge di stabilità ha soppresso a partire dal 30 giugno prossimo. «È un impegno importante, ora messo nero su bianco, di cui il Governo deve farsi garante fino in fondo», rimarca Piccoli. «Trento ma soprattutto Bolzano hanno tergiversato fin troppo. I progetti sono pronti e i nostri comuni aspettano da anni. Le parole del Ministro sono importanti e devono tradursi in realtà al più presto».

La rassicurazione del ministero arriva a qualche settimana di distanza da quelle date dallo stesso presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher in un incontro tenuto in provincia di Belluno.

Ad oggi sono stati messi a bando tre annualità del fondo Brancher: 2010, 2011, 2012, con due avvisi pubblici (2010-2011 e 2012). Nel primo bando sono stati stanziati 150 milioni di euro, mentre per il secondo avviso relativo al 2012 (e a cui si riferiscono la rassicurazioni ministeriali) i milioni sono 80. Ad oggi i progetti ammessi al finanziamento per il 2010-2011ammontano a 69 milioni di euro per i bellunesi, mentre per il 2012 sono 30 milioni per i bellunesi.

Nella risposta inviata a Piccoli, il ministro Lanzetta ripercorre le tappe principali dell'Accordo del 2009 e la "ratio" dei cosiddetti fondi Brancher, quei 40 milioni di euro che ciascuna delle Province autonome di Trento e di Bolzano si erano impegnate a mettere a disposizione annualmente per progetti di sviluppo socio-economico con la finalità di perequare territori confinanti.

Nella risposta il ministro conferma la soppressione dell'Odi e la sostituzione dell'organismo con lo strumento dell'intesa da attuarsi tra le province autonome, le Regioni Lombardia e Veneto, il Ministero dell'economia e delle finanze e il Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri.

«Si tratta di un nuovo sistema per il quale avevo espresso tutte le mie perplessità durante la discussione della legge di stabilità. Senza Odi si rischia di depotenziare il ruolo dei Comuni», rimarca Piccoli, «per questo anche su questo fronte dobbiamo mantenere alti i livelli di guardia. Ringrazio il Ministro per la risposta, ora - accanto ai sindaci bellunesi - attendo i fatti», conclude Piccoli.

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