Fondo di solidarietà si parte da giugno
BELLUNO. Partirà probabilmente a metà giugno la raccolta di risorse per incrementare il fondo di solidarietà realizzato e voluto dai sindacati, insieme con le categorie imprenditoriali.
Dopo la sua presentazione ufficiale a metà di aprile, ora si è entrati nel vivo dell’organizzazione di tutto l’apparato necessario per avviare il fondo.
La segretaria della Cisl di Belluno, Anna Orsini, incaricata di occuparsi del fondo, ha dato incarico all’istituto Catullo di elaborare un logo e anche un cartello pubblicitario di questa iniziativa.
A lavorare a questo progetto sono impegnate da qualche settimana due classi quinte dell’indirizzo artistico dell’istituto superiore coordinate dalla professoressa Furnari, e nei prossimi giorni le proposte dei ragazzi saranno sottoposte all’attenzione del comitato organizzatore del fondo di solidarietà. Così poi si potrà partire con la campagna pubblicitaria.
Intanto, i sindacati si stanno muovendo per individuare la banca, probabilmente un istituto etico viste le finalità dell’operazione, a cui rivolgersi per aprire il conto corrente in cui tutti, dai semplici cittadini agli imprenditori, alle associazioni di categoria, potranno versare le loro quote volontarie di sostegno all’operazione. Una operazione nata per dare una mano a quanti sono rimasti senza lavoro e si trovano in condizioni di povertà.
Ma all’interno del comitato del fondo si sta anche ragionando su quali mezzi utilizzare per riuscire ad alimentarlo costantemente il fondo, anche dopo il passaggio della crisi. «Stiamo valutando la possibilità di abilitare un numero di cellulare a cui chi vuole potrà tramite un sms inviare quei 2-3 euro, come succede per le campagne di sostegno alla ricerca medica e scientifica. Questa potrebbe essere una soluzione anche se dobbiamo ancora valutare i costi di una simile opportunità», precisa Anna Orsini.
Insomma, il percorso per giungere al fondo, utile per i senza lavoro, è stato avviato, ma i tempi sono lunghi «per poter fare le cose fatte bene, in base alla legge e alle norme in materia», precisa ancora Orsini. Non appena il conto corrente sarà aperto, il logo e i cartelli pubblicitari saranno pronti, allora partirà la vera e propria campagna di divulgazione e di adesione. «Siamo consapevoli che sono molte le persone che hanno necessità di essere aiutate, speriamo di raggiungerle tutte tramite l’intervento dei Caaf, attraverso cui si dovrà presentare la domanda», conclude Orsini. (p.d.a.)
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