Fondo per le vittime della criminalità, il Governo boccia la legge del Veneto

Nuovo scontro tra Roma e Venezia, questa volta sulla legge che prevede risarcimenti per veneti vittime della criminalità: violerebbe la Costituzione

ROMA. Nuovo scontro Roma-Venezia. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha esaminato venerdì 22 aprile sette leggi delle Regioni. Impugnata la legge della Regione Veneto n. 7 del 23/02/2016 "Legge di stabilità regionale 2016", in quanto una norma, che istituisce un Fondo regionale per il patrocinio legale gratuito a sostegno dei cittadini veneti colpiti dalla criminalità e residenti nel territorio veneto da almeno quindici anni viola il principio di uguaglianza di cui all'art. 3 Cost. e viola altresì le previsioni costituzionali di cui all'articolo 117, comma secondo, lett. h e lett. l), che riservano alla esclusiva potestà legislativa statale la materia dell'ordine pubblico e della sicurezza, nonché la materia dell'ordinamento penale.

Un'altra norma, che istituisce un Fondo regionale per il patrocinio legale ed il sostegno alle spese mediche degli addetti delle Polizie locali e delle Forze dell'ordine travalica i limiti della potestà legislativa regionale, invadendo l'ambito assegnato dalla Costituzione alla legge dello Stato sia in materia di ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato sia in materia di ordinamento civile e penale: ne consegue la violazione dell'art. 117, secondo comma, lett. g) e l) della Costituzione, e del principio di eguaglianza di cui all'art. 3 della Costituzione.

 

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