Fonzaso, in attesa degli artificieri casa sotto sequestro
FONZASO. Ieri mattina l’ispezione cadaverica eseguita sul corpo di Fiorenzo Pasa ha sciolto i pochi dubbi che già c’erano sulla dinamica del drammatico incidente avvenuto mercoledì poco dopo le 16 e costato la vita a Fiorenzo Pasa. Il decesso del 56 enne è stato causato dalla deflagrazione dell’ordigno, appoggiato su un cippo, che stava maneggiando. Tutta la zona è stata posta sotto sequestro in attesa degli artificieri. Oggi è atteso il nullaosta della Procura per restituire la salma alla famiglia.
La morte di Fiorenzo Pasa ha lasciato il segno a Fonzaso e soprattutto a Rasai dove l’uomo si era costruito la famiglia, viveva la maggior parte del tempo, socializzava e collaborava nel volontariato: «Una persona squisita, che rispondeva sempre presente. Lui come la sua famiglia. Una grave perdita per la nostra associazione e per la comunità». Le parole sono dell’associazione Azzurra Rasai sono lo specchio del sentimento della frazione di Seren del Grappa dove Fiorenzo Pasa e la compagna Marta sono volti noti così come le figlie Silvia e Martina.
Qui emerge il Fiorenzo Pasa generoso e altruista, impegnato in prima linea nel Cammino da San Vittore al Grappa che si svolge ogni anno. «Tutta la famiglia dà una mano sostanziosa al volontariato di Rasai, pensiamo alla rassegna Sapori del passato dove dà una mano importante in cucina», si afferma ancora dall’associazione Azzurra. Fiorenzo era poi uno degli addetti ai ristori del pellegrinaggio da San Vittore alla Madonna del Grappa. Siamo affranti per questo incidente. Dopo quello che gli era capitato cinque anni fa speravamo che gli fosse passata questa smania per i reperti bellici. Purtroppo non è stato così. Siamo addolorati e vicini alla famiglia». Una vicinanza testimoniata anche dal sindaco di Seren, Dario Scopel, che si unisce al cordoglio a nome dell’intera comunità.
I vicini di casa a Fonzaso, in località Calderal hanno sentito il botto che si è verificato poco dopo le 16: «Lo scoppio l’ho sentito», afferma un anziano, «ma poco dopo ne ho sentiti altri due in lontananza e ho ricollegato tutto all’apertura della caccia. Per quello non ci ho fatto più di tanto caso». Il vicino racconta come anche la zona di Fonzaso sia ricca di questi reperti: «Difficile eseguire uno scavo e non trovare nulla. Granate e tanto altro. In passato le ho trovate anch’io. Pasa era un appassionato, in paese si sapeva, ma sinceramente non l’ho mai conosciuto abbastanza bene per sapere cosa facesse con il materiale ritrovato».
Qualche centinaio di metri più in là due donne discutono dell’accaduto: «Lo vedevamo raramente. Qui era riservato anche se ogni tanto passava per andare a trovare dei parenti che si trovano lungo la strada. Sembra quasi che volesse sfidare la sorte maneggiando quegli ordigni così pericolosi. In ogni caso, una enorme tragedia».
Dispiaciuto il sindaco di Fonzaso, Giorgio Slongo: «Non lo conoscevo personalmente, ma so che sia lui sia la sua famiglia sono persone corrette. Purtroppo quella del “recuperante” è una febbre dalla quale non si guarisce. Conosco altre persone con questo hobby pericolosissimo e so che non è facile convincerli a smettere».
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