Fonzaso, l'esercito del comune è senza soldati

Solo tre operai a disposizione, l'amministrazione costretta ad affidare l'ecocentro ai privati
FONZASO.
Ora che anche il capo operaio è andato in pensione sono rimasti in tre ad occuparsi delle mansioni pubbliche. Non bastano a svolgere tutti i compiti della macchina amministrativa e il comune, per far fronte all'emergenza personale, ha esternalizzato la gestione dell'ecocentro.
Il problema ruota attorno al sostanziale blocco dei nuovi contratti lavorativi. In base alle ultime direttive dello Stato infatti, per assumere una persona devono andare in pensione almeno cinque dipendenti. Se poi si aggiungono i periodi di ferie e le assenze per malattia causa influenze di stagione che con l'arrivo dell'inverno sono dietro l'angolo, da qui in avanti diventerà molto difficile affrontare eventuali situazioni d'emergenza. Come lo sgombero neve, tornato per buona parte in capo al comune che ha ripreso in mano anche la gestione dei cimiteri.  A lanciare l'allarme è il sindaco Gianluigi Furlin: «Adesso restano tre operai (nel 1995 erano otto), dopo che l'ultimo è andato in pensione il 30 settembre. Ci attende una stagione molto difficile».


Il primo effetto della riduzione dell'organico ha portato ad esternalizzare il servizio dell'ecocentro, mentre la soluzione da studiare sarebbe quella di istituire forme di collaborazione in alcuni settori con i comuni vicini: «Noi sindaci dovremo parlare e capire se esistono margini per scambiarci qualche servizio. Bisogna prendere sul serio questa situazione», dice Furlin, che nel frattempo ha parlato in via informale con gli amministratori di Lamon e Sovramonte, realtà comprese nel consorzio di industrializzazione della piana. «Abbiamo dato in appalto l'ecocentro ad una ditta di Agordo, altrimenti non ce l'avremmo fatta a gestire la struttura», aggiunge il sindaco di Fonzaso. Di buono c'è che «l'azienda è già subentrata e siamo soddisfatti, anche perché l'apertura il mercoledì pomeriggio viene allungata dalle 14 fino alle 18.30 (invece delle 17), confermando il sabato mattina dalle 8 alle 12».


In più, è in via di definizione il regolamento per le attività produttive, le piccole botteghe e gli artigiani che «attualmente hanno diverse difficoltà nel conferire i materiali ingombranti».  Inoltre a metà novembre scade il contratto della vigilessa part-time, con il rischio, se non venisse rinnovato, di lasciare la polizia locale con un unico agente a controllare un territorio da circa 3 mila 400 abitanti. Senza parlare del fatto che con i tagli ai trasferimenti, la crisi sempre imperante e i bilanci allo stremo, «le finanze sono poche e le opere pubbliche non vanno avanti».

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