Forcellini, bonifica in stallo. Slitta il trasloco del liceo

L’ex Luzzo è uscita male dalla perizia statica ma gli studenti potrebbero restare in quelle aule fino a Natale, c’è pure l’ipotesi domino con il Colotti e il Rizzarda
FELTRE. La scuola Forcellini non è pronta per la metà di settembre, quando suonerà la prima campanella. A parte la sanificazione dalle polveri dei lavori edili e la riparazione dei danni provocati dalle intrusioni, è impensabile affrontare un trasloco, con attrezzature e laboratori, nell’arco di poco più di un mese con le risorse centellinate. Prima di Natale è praticamente impossibile. È questo il primo aspetto che si è sottolineato nell’ambito della terza commissione consiliare, presieduta dal sindaco Paolo Perenzin e dall’assessore Alessandro Del Bianco. Il primo, ma non l’unico aspetto.


Due le ipotesi sul tavolo: quella del trasferimento di 600 studenti del liceo Dal Piaz alla nuova sede del Forcellini, decisione imposta dalla Provincia quando ha avuto in mano le perizie sulla vulnerabilità delle ex medie Luzzo rispetto agli eventi sismici. E quella dell’anticipo di cambio-sede degli studenti di Colotti e Rizzarda, laddove il comitato d’ambito ha già varato l’accorpamento organizzativo e direzionale di quattro scuole in un unico polo, al Boscariz, con i geometri e l’Itis.


Così non è detto che sia il liceo Dal Piaz a essere trasferito al Boscariz. Ma potrebbe essere anticipato di un anno il trasferimento di Colotti e Rizzarda al “polo tecnico” per lasciare liberi gli spazi ai compagni di liceo. Siano una o tre scuole che si mobilitano, il tutto non avverrà prima di dicembre. Prima di ogni scelta, si dovrà passare per la commissione tecnica, convocata per la fine di questo mese, presieduta da dirigenti scolastici, Comune, Provincia e Ufficio scolastico territoriale. La lettera della Provincia, sottoscritta dalla presidente ad interim Serenella Bogana, parla chiaro: gli studenti del liceo Dal Piaz, dall’edificio ex medie Luzzo, devono essere evacuati, dopo che le perizie non hanno lasciato dubbi circa la vulnerabilità dell’immobile ad eventi sismici.


Ma adesso si sollevano due dubbi: dove andranno e quando? «Se fino a quindici giorni fa era chiaro che i seicento liceali dovessero emigrare tutti al Forcellini al suono della prima campanella, non un minuto di più, adesso si ripropone il gioco del domino. E si è ammesso che prima di Natale è improponibile, qualsiasi scelta dovesse prevalere, il trasloco di studenti e dotazioni, previa sanificazione degli ambienti del Forcellini», dice Ennio Trento. «Nel frattempo, ci viene detto che gli studenti possono rimanere per tre mesi in più nella loro attuale sede. Siamo in una situazione di emergenza, senza possibilità di deroga, da parte della Provincia. Dal mio punto di vista, adesso ci si deve concentrare sul trasloco, costi quel che costi. Non mi assumerei la responsabilità nemmeno per un giorno in più».
(l.m.)


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