Formaggio di pecora: l’azienda Pianon ci crede

A Tambre è partito il rilancio di un prodotto relativamente scomparso. Prevista l’apertura di un punto vendita con annesso locale per la degustazione

TAMBRE . Nella continua scoperta e riscoperta delle antiche produzioni alimentari alpagote, segna un punto a suo favore quella casearia, con il ritorno nella conca del tradizionale formaggio di pecora alpagota. Una promessa mantenuta, che l’azienda Pianon di Tambre aveva fatto qualche anno fa in occasione del ricevimento del marchio Slow Food impresso sull’agnello del presidio. «Per noi è una grande soddisfazione rivalutare e realizzare un prodotto relativamente scomparso», spiega il titolare della ditta Franco Pianon, «lo facciamo utilizzando il latte di sola pecora oppure un misto di pecora e grigia alpina, un bovino già presente in Alpago nel secolo scorso».

La pecora di razza alpagota produce circa 100 chilogrammi all’anno di latte, che un tempo veniva lavorato con quello di vacca per ottenere formaggi e ricotte. Oggi, però, le pecore non vengono quasi più munte e l’Alpago rappresenta sotto questo aspetto un’eccezione, un ritorno alle antiche produzioni locali rivalutate oggi in chiave ecologica, turistica ed economica. A Sitran, infatti, anche un’altra azienda, quella di Davide Bortoluzzi e Daniela Pasinetti, produce con successo formaggi e ricotte di capra e pecora.

«In Veneto, azioni alternative da parte degli allevatori, in grado di valorizzare al massimo la specificità e la qualità dei prodotti dei loro animali, sono possibili attualmente solo per le razze alpagota e brogna», sostiene Veneto Agricoltura. Razze, cioè, che dispongono di una popolazione che, anche se non di grandi dimensioni, può offrire quel “tantum” di prodotto necessario per l’avvio di azioni di promozione e per lo sviluppo di microfiliere locali.

Per l’azienda di Tambre, a fronte di una raccolta di un quintale di latte di entrambi i tipi ogni due giorni, la produzione di formaggio di pecora e misto si aggira sui 10 chilogrammi al giorno in totale. Un buon inizio, a giudicare anche dall’interessamento che la trasmissione Linea Bianca ha riservato a questa vecchia scommessa, ritornando in Alpago con Massimiliano Ossini. Il conduttore televisivo nei giorni scorsi ha girato infatti con la sua troupe un’ulteriore puntata in Cansiglio del programma di Rai Uno che andrà in onda domani alle 14.

Sempre sul fronte della promozione del prodotto l’intenzione dell’allevatore alpagoto è quella di aprire un punto vendita con annesso un locale dedicato alla degustazione del formaggio, ma non solo. Nel laboratorio di Pianon, la trasformazione del latte si aggiungerebbe a quella già consolidata della carne in salumi. Oltre a quello della pecora alpagota l’azienda si occupa infatti dell’allevamento di bovini, maiali e yak con cui vengono confezionati salami pregiati di vario tipo. Un binomio collaudato per completare l’offerta di prodotti ed eccellenze locali dell’Alpago.

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