Forno di Zoldo, bloccati gli investimenti

FORNO DI ZOLDO. «Ho dovuto bloccare gli investimenti per riuscire a garantire i servizi fondamentali perché altrimenti saremo costretti ad aumentare la pressione fiscale sulle famiglie in un momento...

FORNO DI ZOLDO. «Ho dovuto bloccare gli investimenti per riuscire a garantire i servizi fondamentali perché altrimenti saremo costretti ad aumentare la pressione fiscale sulle famiglie in un momento che non è dei migliori e in cui molti sono in difficoltà». Il primo cittadino di Forno di Zoldo, Camillo De Pellegrin lamenta anche lui, e come non farlo, questo taglio statale che sta mettendo a dura prova la tenuta dell’ente locale stesso. «Solo di spese fisse tra personale, riscaldamento del municipio e cartoleria spendiamo poco meno di due milioni di euro, se le risorse vengono a mancare dobbiamo recuperare queste somme dai cittadini tramite l’aumento di Imu, Tasi, Tari, addizionale Irpef. Per quanto ci è stato possibile abbiamo cercato di mantenere entro un limite accettabile questo prelievo anche perché se andiamo a colpire le seconde case si rischia un danno anche a livello economico», prosegue De Pellegrin che aggiunge: «Ma se da Roma continueranno ancora a chiederci soldi, non so fino a quando potremo contenere il peso della tassazione oltre la quale c’è solo la riduzione dei servizi. Servizi che cercheremo fino all’ultimo di mantenere», conclude il sindaco.

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