Forte di Montericco tornato a nuova vita dopo il restauro
PIEVE DI CADORE. «Con la messa dedicata ai caduti, celebrata in un locale della Capponiera, il forte di Montericco ha ricominciata una nuova vita». Ad affermarlo è il sindaco di Pieve di Cadore, Maria Antonia Ciotti. «In questi giorni lo abbiamo illuminato e grazie alla collaborazione con la Soprintendenza ai monumenti il Comune di Pieve è stato messo in condizione di eliminare la boscaglia che lo circondava. Così ora il complesso del forte di Montericco è visbile da tutti coloro che salendo la valle del Piave sbucano dalla galleria di Caralte».
«Quella del 4 novembre», ha aggiunto il sindaco, «è stata una cerimonia commovente, perché ricordare i nostri soldati caduti in un luogo che ha fatto parte della storia, ha rappresentato per tutti i presenti una emozione unica che ci ha fatto pensare a tutte le vicende che hanno coinvolto i combattenti su tutti i fronti. Anche se la scuola era rappresentata solo dal dirigente Giuliano Cilione, i nostri giovani erano presenti ugualmente per testimoniare la continuità tra le generazioni della Grande guerra e quelle attuali. Posso dirmi soddisfatta di aver scelto per la preghiera il forte, anche perché nessuna autorità si è fatta da parte, ma si è sentita coinvolta in questa commemorazione in ricordo dei caduti e nella dimostrazione di gratitudine verso le forze armate».
Oltre alle associazioni combattentistiche e d’arma, erano presenticarabinieri, polizia locale ed esercito. È toccato proprio al drappello di alpini in armi depositare le corone d’alloro alle lapidi e ai monumenti sparsi nelle frazioni.
Mancavano invece, come sono mancati nelle altre frazioni di Pieve, i cittadini. «Non riesco a spiegarmelo», dice Ciotti. «Forse la giornata lavorativa, o la pioggia. Sono però convinta che molti cittadini, specialmente i pensionati, potrebbero ricordare con la presenza i molti caduti che senz'altro hanno ancora parenti viventi».
La cerimonia del 4 novembre è stata l’inizio. E adesso, cosa sarà fatto nel forte? «In questi giorni sono stati appaltati i lavori piuttosto consistenti del secondo stralcio del primo lotto», dice Ciotti. «Posso solo assicurare che il lavoro inizierà al più presto, anche perché molti interventi possono essere eseguiti all’interno e quindi l’impresa appaltatrice potrà lavorare anche durante l’inverno. Non ci sono problemi economici perché il finanziamento è già nelle casse del Comune di Pieve».
Che tempi ci vorranno per avere delle strutture pronte? «Non posso ovviamente garantire che per maggio ce ne saranno, ma spero proprio che per quel periodo sia previsto un corridoio privilegiato per vistare la struttura e per attivare i primi servizi».
Vittore Doro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi