Forte Leone diventa polo turistico
Conoscere uno dei luoghi più importanti della Grande Guerra. Il recupero permette le visite guidate ma Arsiè attende altri fondi nel 2012

Uno dei camminamenti esterni di Forte Leone
ARSIE'.
Lo stato ci ha speso quasi tre milioni di euro. Altri ne servirebbero per completarne il recupero. Ma Forte Leone, dalla sua posizione privilegiata ai 1500 metri di Cima Campo, già adesso sta attirando numerosi visitatori che approfittano delle guide formate dalla cooperativa Val Cismon per conoscere uno dei luoghi più importanti della Grande Guerra.
In questi fine settimana sono già state alcune centinaia le persone che hanno visitato il sito, risistemato in alcune sue parti tanto da poter essere visitato lungo un percorso messo in sicurezza.
L'obiettivo dell'amministrazione comunale di Arsiè sarebbe quello di avviare una seconda fase di interventi dopo il primo stralcio concluso definitivamente l'anno scorso: «Speriamo di avere buone notizie nel 2012», ha detto il sindaco Faoro durante il suo intervento alla cerimonia che ricorda il 94º anniversario della battaglia per la resistenza, anche se la sensazione è che con l'attuale mannaia dei tagli sia difficile sperare in nuovi investimenti della Soprintendenza.
«Sarà dura», dice il consigliere regionale Dario Bond, «chissà, magari pescando dal fondo Brancher». In tanti ieri hanno atteso che dopo il rancio alpino si aprisse il cancello che dà accesso all'area del Forte per vederlo. Certo quel ponteggio che copre la facciata potrebbe essere eliminato, tenuto conto che il suo compito è solo quello di reggere una tettoia che ripara il Forte dalle infiltrazioni d'acqua.
«Ma di visitatori ne abbiamo avuti parecchi tutti i weekend d'estate», spiega Desy Zonta che oltre ad essere assessore del comune è anche una delle guide. «L'anno scorso abbiamo iniziato in modo sperimentale, quest'anno ci siamo organizzati e al sabato e alla domenica pomeriggio c'è sempre una guida che accoglie i visitatori. E' un luogo ricco di storia e la gente è interessata».
Insomma, ci sono tutte le premesse per fare dell'edificio militare costruito nel 1912, una vera attrazione turistica da «vendere» nel pacchetto assieme alle altre bellezze di Arsiè come il lago del Corlo. Gli ultimi 500 mila euro incassati dal comune per il forte risalgono al novembre 2009. Ora Faoro aspetta il 2012.
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