Forza Italia perde pezzi, via Bortoluzzi

L’ex capogruppo va con Da Re: «Lavoriamo a un progetto per la città, con persone che non abbiano interessi personali»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Finisce nel cassetto un'altra casacca di Forza Italia. È quella di Lorenzo Bortoluzzi, che entra nel progetto lanciato da Fabio Da Re con l'obiettivo di riunire i moderati di centrodestra in vista delle comunali del 2017. Con Da Re c'è piena sintonia, «soprattutto nel dire basta una volta per tutte a una politica amministrativa fatta dai soliti furbi che guardano alla pubblica amministrazione solo come strumento per curare qualche interesse lavorativo o di bottega, sempre alle spalle dei cittadini», spiega Bortoluzzi. «Chi crede in un vero progetto di sviluppo della nostra città da oggi avrà un punto di riferimento forte in persone pulite e preparate come Fabio Da Re e tanti altri che già sono pronti a questa “battaglia” di rinnovamento. Nel 2017 ci saremo e se il buon giorno si vede dal mattino, saremo in tanti».

C'è già un buon gruppo di persone, perché il progetto è tutt'altro che embrionale: da tempo Da Re ci sta lavorando. Non è un po' presto, considerando che al 2017 mancano due anni? «Se vogliamo farci dettare il candidato da una segreteria regionale, allora sì, siamo in anticipo», spiega Bortoluzzi. «Ma il nostro scopo è mettere in piedi un progetto per la città, con persone che non abbiano interessi diversi da questo. E vogliamo farlo con persone pulite, che vogliano lavorare per il futuro di Belluno». Svincolati dalle segreterie dei partiti.

Bortoluzzi è assente dalla scena amministrativa da tre anni, dopo essere stato capogruppo del PdL ai tempi della giunta Prade. Nel 2012 si era candidato a sostegno del sindaco uscente, risultando il primo dei non eletti. «Ho potuto vivere un'esperienza straordinaria in consiglio comunale dal 2006 al 2012, prima con Celeste Bortoluzzi e poi con Antonio Prade, ma proprio quell'esperienza, durante la giunta Prade, mi ha fatto toccare con mano anche il brutto della politica», continua. «Le piccole battaglie personali a scapito di scelte strategiche a lungo termine o l'interesse di qualcuno a diventare consigliere comunale solo per poter poi accedere ai posti lautamente retribuiti delle società partecipate. Cose che succedono da sempre, ma alle quali le persone oneste che vogliono bene alla città non si potranno mai piegare. Per questo, dopo aver votato per vent'anni Forza Italia e dopo aver creduto e votato personaggi come l'ex Doge Galan, oggi dopo le ultime notizie di cronaca non potrei più stare nella stessa stanza con codesti signori».

Oltre a Galan, Bortoluzzi fa anche il nome di Chisso: «Mi vergogno di averli sostenuti», dice. Per questo si è “tolto la casacca” azzurra e ha sposato il progetto di Da Re. Che si propone di catalizzare tutta l'area moderata, di centro destra ma non solo: se la visione è amministrativa, si possono superare anche le ideologie politiche e partitiche. Sarà anche presto, ma la corsa alle comunali sembra proprio essere cominciata.

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