Forze dell’ordine verso la mobilitazione

«Non ci pagano indennità di missione e straordinari», dicono Siulp e Cisl Fps. I vigili del fuoco:«Niente soldi per le divise»
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Stipendi quasi da fame, ritardi di mesi e in alcuni casi anche di anni nel pagamento delle indennità di missione, progressioni di carriera pagate soltanto parzialmente e senza gli arretrati: insomma una situazione al limite dell’umana sopportazione a cui il governo vuole aggiungerci anche un ulteriore blocco degli aumenti degli stipendi per il prossimo anno e forse anche per il 2016. Blocco che è già attivo praticamente dal 2009, da quando cioè è scaduto il contratto di lavoro. I dipendenti pubblici sono sul piede di guerra dopo l’ennesimo inasprimento di trattamento nei loro confronti. E promettono prese di posizioni forti se l’incontro col premier Renzi, fissato nei prossimi giorni, non andrà nella direzione da loro sperata.

Le forze dell’ordine. «Siamo di fronte a una situazione che grida vendetta», commenta Oscar Arboit, segretario del Siulp di polizia. «Già prendiamo 1200-1300 euro al mese, lo straordinario, che siamo praticamente costretti a fare, vista la carenza di personale sempre più marcata che neanche quel poco di turn over che ci concedono può colmare, ci viene pagato dai 7 agli 8 euro all’ora e come se non bastasse dobbiamo attendere anche 4-5 mesi per vederci pagare le trasferte e le missioni. Noi vogliamo tagliare gli sprechi e siamo per unificare risorse e forze dell’ordine se quei fondi recuperati andassero per la sicurezza».

Una situazione insostenibile denunciata anche da chi lavora all’interno del carcere. «La cosa più grave è il blocco dell’assegno funzionale che viene dato al compimento dei 17, 27 e 32 anni di lavoro a cui si aggiunge anche lo stop agli avanzamenti di carriera», precisa Roberto Agus, agente penitenziario e referente della Fps Cisl. «Di queste voci ci viene pagato solo il 16% e adesso stiamo ricevendo quello del 2010. Una cosa del genere non l’avevamo mai vista, e intanto noi perdiamo migliaia di euro di arretrati che non sappiamo se ci verranno mai rifusi. Si consideri», conclude Agus, «che dello straordinario percepiamo circa il 28%».

Vigili del fuoco. «Dobbiamo ancora ricevere le indennità di missione per i nostri interventi in Emilia-Romagna per l’emergenza terremoto, senza poi considerare che qualche tempo fa ci sono arrivate delle indennità che avanzavamo dal 2008», spiega anche Gianfranco Sommavilla della Uil Fp e vigile del fuoco. «Le prime difficoltà sia economiche sia di carenza di personale abbiamo iniziate a registrarle a partire dal 2006 e da lì la situazione è andata peggiorando. Ogni tanto da Roma ci arrivano dei soldi, una goccia per tenerci buoni. Capiamo che la situazione è difficile ma non possono pagare sempre i soliti», prosegue Sommavilla. «Io ho avuto il passaggio di qualifica nel 2009, ma l’aumento di stipendio conseguente mi è stato pagato nel 2014, ma non gli arretrati di questi 5 anni. A questo si aggiunge il blocco degli scatti di anzianità fermi da anni e che ogni tanto a qualcuno vengono pagati creando delle disparità tra gli stessi lavoratori. Poi col 15% in meno di personale, si va ad incidere nei turni e nella sicurezza. E cosa dire del fatto che non ci sono più i soldi per comprare le divise? Quando la scorta in magazzino sarà finita, andremo a spegnere gli incendi in jeans». Infine il segretario della Fp Cgil veneto, Daniele Giordano invita «Zaia a schierarsi a fianco dei lavoratori per il riconoscimento di un loro diritto».

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