Foto al box di un cane animalista prosciolto sul domicilio violato
SANTA GIUSTINA
Nessuna violazione di domicilio. Il giudice per le indagini preliminari Marson ha archiviato per sempre il fascicolo, che riguardava l’attivista di “Siamo tutti animali”, Cristiano Fant. L’uomo era stato indagato dalla Procura per una foto scattata a un recinto considerato troppo piccolo di Santa Giustina. L’esposto era stato presentato dal proprietario del cane Billy, ma già il pm Sartorello aveva chiesto l’archiviazione.
Di fronte all’opposizione della controparte, il gip si era riservata la decisione su eventuali nuove indagini o sull’imputazione coatta e nei giorni scorsi ha sciolto la riserva, archiviando in via definitiva, perché non è stata raggiunta la prova che la violazione di domicilio ci sia stata davvero. Fant era difeso dall’avvocato Marzia Ianese, mentre colui che aveva innescato l’indagine si era affidato a Emiliano Casagrande. Nella sua memoria, Ianese ha sottolineato il fatto che non era possibile provare la condotta dell’indagato, che sarebbe entrato senza permesso nelle pertinenze del denunciante come attivista dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali), per misurare il box in cui era custodito l’animale, visto che lo stesso era collocato in posizione visibile dalla pubblica via e non si poteva escludere che la misura (un metro per due e mezzo e una recinzione inutile per un cane di piccola taglia) fosse stata presa a distanza e con l’ausilio di strumenti tecnici, al di là della stagione in cui è stata scattata la foto.
Fant era entrato due volte nella proprietà del padrone di casa, per suonare il campanello e parlare con la controparte. Nel sopralluogo del 19 ottobre di due anni fa, invece, è rimasto sulla strada e il giudice l’ha certificato. —
G.S.
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