Fotografi d’alta quota grazie al parapendio: «Scatto sulle Tre Cime a 4 mila metri di quota»

Il volo raccontato dalle immagini di Mirco De Col e Gianni De Zaiacomo. «È una questione di testa, quando sei in aria sei solo con te stesso» 

In volo con il parapendio sulle Dolomiti

Salire a quattromila metri di quota sorretti solo da qualche metro di vela e un’infinità di cordini. Un’emozione indelebile nella mente e nel cuore ma che, grazie alla tecnologia, è possibile condividere. E così prospettive inedite delle Tofane, del Pelmo, delle Tre Cime possono far sognare anche chi non ha mai provato l’ebbrezza del volo libero.



Scatti in libertà

Mirco De Col e Gianni De Zaiacomo hanno una passione in comune: quella del parapendio, una disciplina che sulle Dolomiti trova il suo “habitat” ideale, tra paesaggi mozzafiato e trampolini naturali. «Io sono un alpinista e ho iniziato a volare quasi per necessità» spiega Mirco De Col, 43 anni, «cercavo un modo veloce per non scendere a piedi e poi mi sono appassionato sempre di più. L’ho sempre vissuta come un’avventura, non mi interessa macinare chilometri o partecipare alle competizioni. Preferisco provare un volo invernale mai fatto in Marmolada». E mentre i comuni turisti si accontentano di un autoscatto con le Tre Cime di Lavaredo alle spalle, lui si fa un selfie mentre sorvola questo monumento naturale a 4500 metri di quota.



Non solo dolomiti

«Ho volato in Sud Africa, in Cile, in Argentina, alle Canarie» spiega De Col, «le Dolomiti sono bellissime per chi cerca questi panorami ma volare a Paradise Beach, su una scogliera di trenta chilometri, accarezzato dal profumo delle piante e dell’oceano è un’esperienza unica. Come quella di volare sul mare, con i delfini che giocano con l’ombra della tua vela».



Una passione condivisa

Gianni De Zaiacomo vola dagli anni ’90, quando non c’erano né corsi né manuali. «Si andava molto a tentativi» spiega, «ma oggi come allora volare è una questione di testa: è contro natura, anche se con le tecnologie moderne è sicuro, e quando sei in aria ti trovi solo con te stesso. Ci vuole equilibrio mentale per gestire le conseguenze di ogni tua azione. Il fisico serve per reggere le lunghe distanze ma ci si accorge subito se una persona ha il dono del volo». Oggi, a 47 anni, De Zaiacomo ha inventato un modo tutto suo per condividere il suo grande amore per il volo: un sistema per scattare foto a distanza grazie ad una macchina fotografica collegata alla sua vela. Le foto vengono poi condivise su Instagram, dove fanno il pieno di like.



Questione di coraggio

La macchina fotografica di De Zaiacomo scatta una foto al secondo. Considerato che i suoi voli raggiungono durate considerevoli - recentemente ha superato il suo record personale di 9 ore e mezza di volo - il conto è presto fatto: migliaia e migliaia di scatti tra cui scegliere quello migliore, quello più rappresentativo. «Non le riguardo mai subito» spiega, «altrimenti rimango deluso. Ma dopo averle scelte arriva la parte più difficile: trovare il coraggio di cancellare quelle che ho scartato». —

Valentina Voi

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