Fototrappola senza avviso il giudice cancella le multe

Il Tribunale civile ha annullato le sanzioni amministrative per un transito vietato L’avvocato: «Vale anche per le telecamere installate nelle aree ecologiche»

BELLUNO. La fototrappola come un autovelox: o la segnali o la multa diventa carta straccia. Un uomo di Limana ha vinto il ricorso presentato alla sezione civile del Tribunale di Belluno per una sanzione amministrativa di complessivi 1032 euro, per un ripetuto divieto di transito su una strada agro silvo pastorale. La Forestale aveva installato una telecamera, senza preoccuparsi di allegare un indispensabile cartello con la scritta “area videosorvegliata” sul modello di “controllo elettronico della velocità”, e questo ha consentito all’avvocato Dalla Bernardina di rendere inservibili quei verbali, con tanto di fotografia. Il Comune di Limana, le cui casse erano pronte a ricevere i soldi, in questo caso, non hanno incamerato nemmeno un centesimo.

È una sentenza che può fare giurisprudenza anche per chi butta la propria immondizia in un’isola ecologica che non potrebbe frequentare perché abita altrove. Se non si macchia di un reato penale, come ad esempio quello più classico di discarica abusiva, non può essere immortalato senza saperlo. In mancanza di un apposito cartello, il multato è in grado di contestare la sanzione amministrativa e magari averla vinta, come è successo a un cacciatore limanese. Una decina di amici, invece, ha deciso di pagare con i bollettini che erano arrivati nelle rispettive cassette della posta e indietro non si può più tornare. «Noi non abbiamo fatto altro che far valere le leggi attualmente in vigore», sottolinea l’avvocato Luca Dalla Bernardina, «con l’avvertenza che, naturalmente, una strada agro silvo pastorale non è sottoposta al Codice della strada come una qualsiasi via di comunicazione a carattere comunale, provinciale, regionale o ancora statale».

Nel caso specifico, i fatti contestati risalgono ai mesi di agosto e settembre, quando la caccia è chiusa. L’uomo e i suoi compagni di escursione percorrevano questa strada, per andare a verificare la fauna selvatica. Il divieto di transito vale per tutti, a meno che non si abbia in tasca un permesso rilasciato a chi ha un particolare interesse per la zona da raggiungere, ad esempio un terreno o un rustico. È esentata solo la polizia giudiziaria, nel momento in cui sta svolgendo delle indagini. La Forestale ha installato una fototrappola in una certa area, ma evidentemente senza seguire attentamente le avvertenze e le modalità d’uso: i transiti illegali sono stati puntualmente documentati e sarebbero scattare sanzioni da 250 euro per ciascuno del gruppo di amici. Ma c’è chi ha impugnato la multa, perché non era stato debitamente avvertito della presenza della telecamera.

L’avesse saputo, non ci sarebbe passato, in poche parole: «Funziona esattamente come l’autovelox per gli automobilisti», conclude Dalla Bernardina, «in prossimità del dispositivo di rilevazione della velocità ci dev’essere l’avviso della sua esistenza e lo stesso discorso vale in questo caso e per le isole ecologiche, a meno che non si commetta un reato con rilevanza penale. La mancata presenza del cartello ci ha permesso di far annullare le sanzioni. Puoi anche avere torto, ma se il Comune non fa tutte le cose per bene rischia di non incassare nulla».

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