Fra tre anni la vecchia chiesa sarà restituita ai bellunesi
BELLUNO. Fra tre anni la ex chiesa dei Gesuiti sarà restituita alla cittadinanza. Sarà una piazza coperta, al cui interno potranno trovare posto i banchi del mercato ma anche eventi di vario genere. Al piano superiore ci sarà invece una sala polifunzionale in grado di ospitare 200 persone. Ieri la firma dell’accordo di valorizzazione del bene fra il Comune di Belluno (rappresentato dall’assessore Franco Frison) e l’Agenzia del Demanio (con il suo direttore regionale Dario Di Girolamo) ha concluso la fase più laboriosa per percorso. La ex chiesa dei Gesuiti sarà poi formalmente trasferita al Comune, che ne diventerà proprietario.
Manca solo questo passaggio per avviare il progetto di riqualificazione da 2,2 milioni di euro, che è stato inserito nel piano di rigenerazione urbana ed è quindi finanziato dallo Stato. «Si è chiuso il cerchio», ha commentato Di Girolamo. «Un bene dello Stato viene valorizzato con un progetto comunale finanziato dallo Stato». Un circolo virtuoso, che porterà a riaprire le porte della chiesa sconsacrata, trasformata. Ci vorranno tre anni, i progetti sono già a buon punto.
Il bene sarà trasferito al Comune nell’ambito del Federalismo demaniale. «Siamo arrivati al momento decisivo», ha detto l’assessore Franco Frison, «grazie alla grande collaborazione con l’Agenzia del Demanio, il Segretariato regionale del ministero dei Beni culturali e le rispettive strutture tecniche, e il prezioso supporto del segretario comunale. Stiamo vincendo una sfida avviata nel 2016, il cui esito non è stato scontato. Potremo recuperare un immobile in disuso dagli anni ’90, togliendo le situazioni di degrado e restituendo vitalità all’area».
Soddisfatto anche Massaro: «Questo è un altro, importante tassello nel progetto di rigenerazione urbana, che abbiamo voluto e in cui abbiamo creduto per far crescere la nostra città, spingendo sul connubio tra sviluppo economico, tutela ambientale e recupero dell’esistente». (a.f.)
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