Frana del Tessina, sorveglianza continua

CHIES D’ALPAGO. Monitoraggi continui e, entro una quindicina di giorni, gli interventi di taglio della vegetazione per alleggerire il versante franoso.
Rimane alta l’attenzione per la frana del Tessina che è tornata a mettersi in movimento. Ieri mattina il sopralluogo, seguito da una riunione in municipio, alla presenza di dirigenti e tecnici di Comune, Unione montana, Cnr, Regione (direzione Difesa del suolo, Genio civile e Servizi forestali), Provincia, Protezione civile regionale e provinciale.
«Su indicazione del Cnr, si è deciso di procedere con il taglio delle piante sul coronamento della frana, nella parte alta, allo scopo di alleggerire il fronte. Si tratta di un’operazione fondamentale», sottolinea Gianluca Dal Borgo, sindaco di Chies. «I lavori saranno eseguiti dai Servizi forestali al più presto, entro una quindicina di giorni, il tempo per fare le ordinanze e contattare i proprietari delle particelle oggetto di esbosco».
«Attualmente, come ci è stato assicurato anche dal Cnr, non ci sono problemi per l’incolumità pubblica e per il paese di Funes», tengono a precisare Dal Borgo e l’assessore regionale alla difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, che già una settimana fa aveva eseguito un sopralluogo a cui avevano partecipato anche rappresentanti del Cnr di Padova. «Monitoraggi e osservazioni in ogni caso continueranno a essere costanti».
Il Comune ha attivato la procedura d’emergenza lunedì pomeriggio. La frana è controllata dal personale dell’ufficio tecnico comunale ed è stata posizionata la torre faro per garantire l’illuminazione di tutto il fronte. Ieri è stata chiesta alla Regione una seconda torre, che arriverà a breve.
«Negli ultimi giorni c’è stata un’accelerazione, ma la frana è attiva da 45 giorni», fa presente Dal Borgo. «Ce ne accorgiamo nel momento in cui le acque dei torrenti Tessina e Tesa diventano grigie/marroni. La novità è che ora si è attivata la zona di Pian de Cice, alla sinistra orografica del Tessina, a quota mille metri. I tecnici, dopo il sopralluogo, hanno stimato circa 400 mila metri cubi di materiale in movimento».
Venerdì alle 18 Comune e tecnici regionali incontreranno i cittadini di Funes. «L’obiettivo della riunione è informare la popolazione sull’evoluzione del fenomeno e sull’eventuale piano di Protezione civile, che è stato aggiornato due mesi fa per tutte le frazioni del territorio comunale», aggiunge Dal Borgo. «Il 18 giugno ci sarà poi un nuovo tavolo tecnico. Intanto i contatti con dirigenti e tecnici a diversi livelli sarà quotidiano. C’è la massima attenzione nei confronti di questa problematica».
Gli interventi di alleggerimento del fronte franoso sono indispensabili e consentono di prevenire ulteriori movimenti, «poi si vedrà come evolve la situazione e, in base alle esigenze, potranno essere messe in cantiere altre opere», commenta Bottacin. «La Regione programma gli interventi in base al rischio, ma c’è anche un capitolo destinato alle somme urgenze. Se sarà necessario, non mancheremo di dare il nostro aiuto stanziando delle risorse».
Martina Reolon
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