Frana di Acquabona: riconosciuto lo stato di emergenza
CORTINA. Concesso lo stato di emergenza al Comune di Cortina per la frana di Acquabona. Lo ha deciso ieri a Roma il Consiglio dei ministri, deliberando lo stato di emergenza per fare fronte ai danni causati dal maltempo che l'8 luglio ha colpito Dolo, Pianiga e Mira in provincia di Venezia, e Cortina. Il Governo intende presentare ora un emendamento al decreto legge “Enti locali” col quale consentire ai Comuni colpiti un allentamento del Patto di stabilità.
Se l'emendamento venisse approvato per Cortina significherebbe poter realizzare le opere pubbliche in maniera più snella. «Per noi è sicuramente un'ottima notizia», commenta il sindaco Andrea Franceschi, che ha la delega al Bilancio, «e mi sento di ringraziare la Regione, nelle figure del presidente Luca Zaia e dell'assessore alla Difesa del suolo Gianpaolo Bottacin, che hanno fatto in modo che nella richiesta di stato di emergenza venisse compresa anche la frana scesa ad Acquabona, oltre ai ben più devastanti danni provocati dalla tromba d'aria che si è abbattuta nel Veneziano. Ringrazio anche l'onorevole Roger De Menech che ha sostenuto questa richiesta a Roma. La filiera istituzionale, seppur formata da persone politicamente di schieramenti diversi, ha raggiunto l'obiettivo».
L’approvazione dell'allentamento al Patto di stabilità cosa significherebbe per Cortina?
«Consentirebbe maggior possibilità di investire i soldi nelle opere pubbliche, pur mantenendo i conti in regola, come abbiamo sempre fatto. Si potrà partire con le opere in attesa che arrivi il contributo».
La situazione della frana di Acquabona?
«Abbiamo fissato per mercoledì 22 luglio il terzo incontro in prefettura. I vigili del fuoco presenteranno il piano di emergenza che dovrà essere attuato in caso di maltempo o di ipotesi di colata, che prevede la serrata della Statale, l'attivazione della viabilità alternativa e un sistema di monitoraggio che sarà presentato in riunione. I geologi della Regione, invece, presenteranno una prima relazione inerente l'area della frana. Da queste analisi degli esperti si potrà poi partire per individuare alcune soluzioni che possano limitare i rischi di frana».
Smottamento a Rio Gere. Dopo un forte temporale nella zona, intorno alle 18.15, forze dell’ordine e vigili del fuoco sono stati attivati per una frana messasi in movimento a Rio Gere. Una colata di dimensioni modeste quella che ha ripercorso il tragitto di precedenti smottamenti, a pochi passi dalla seggiovia di Son Forca.
Sul posto, oltre al sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, e all’assessore ai lavori pubblici Stefano Verocai, anche il personale di Veneto Strade, mentre i pompieri hanno prontamente ripulito i pochi detriti che avevano raggiunto la sede stradale della regionale 48 delle Dolomiti, rimasta comunque sempre percorribile. Forze dell’ordine in allerta anche ad Acquabona, dove comunque non si sono registrati smottamenti.
«Per fortuna si è trattato di un modesto smottamento», ha spiegato Enrico Ghezze, amministratore delegato di Cortina Cube, la società che gestisce l’impianto di Son Forca, «ma la seggiovia è tutta da ripulire, ci sarà un gran lavoro da fare».
Alessandra Segafreddo
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