Frana di Cancia, due anni dopo: «Si poteva fare di più»

Paolo Zanetti (Comitato frana): «Il sistema d'allarme è rimesso alla vigilanza dei volontari»
Bortolo Sala
Bortolo Sala
BORCA. Due anni esatti e ancora le vittime della frana di Cancia non hanno trovato giustizia. Ma la beffa, quella sì, l'hanno trovata. Giuliano Zanetti, rispettivamente figlio e fratello di Giovanna e Adriano, morti inghiottiti dal fango il 18 luglio del 2009, quando un costone dell'Antelao si staccò precipitando sull'abitato, ha ricevuto un rimborso dalla Regione di 336 euro.


Tanto vale, oltre al dolore per la perdita dei congiunti, il disagio di essere tutt'ora fuori di casa. «La situazione di Zanetti - dice il presidente del comitato Frana, Paolo Zanetti - è quella più complessa. I rimborsi sono stati erogati in percentuale sulla base dei lavori fatti per il ripristino delle abitazioni, lavori che non ha potuto fare visto che la sua casa è ancora considerata inagibile». Anche se l'amministrazione comunale si sta adoperando.


«Dobbiamo risolvere problemi di carattere burocratico - spiega il sindaco di Borca, Bortolo Sala - bisogna fare una variante urbanistica e spostare l'edificio in un'altra zona, probabilmente Villanova dove esiste un terreno, che deve essere reso edificabile. Ma in assenza del Pat, abbiamo bisogno dell'autorizzazione da parte della Provincia, che ci consenta di fare la variante. Contiamo di sottoscrivere un accordo di programma entro i primi di settembre e poi di sostenere economicamente Zanetti per la realizzazione della nuova casa. Avrà poi diritto al rimborso del 48% delle spese sostenute per l'acquisto».


Due anni sono passati e nulla o quasi è stato fatto sul fronte della sicurezza. «Si poteva fare di più - commenta Zanetti - basti pensare che il sistema d'allarme è ancora in mano ai volontari della protezione civile di Rovigo che si mettono sul canalon e controllano che la situazione non degeneri». Una cosa positiva almeno c'è e la si deve, secondo Zanetti, all'amministrazione comunale. «Per fortuna - continua il presidente del Comitato - grazie all'ordinanza del sindaco Bortolo Sala e all'intervento del genio civile, è stata demolita la casa che si trovava nell'invaso della frana, una concausa accertata della tragedia». Sulle ipotesi formulate dal Cnr di Padova per risolvere il problema delle colate di fango, questa sera alla Scola, alle 20 è in programma una riunione con la cittadinanza. «Ribadiamo - conclude Zanetti - che qualsiasi intervento deve avere uno sfogo sulla Val Boite, onde evitare altri rischi per la popolazione. Chiediamo tempi certi per la realizzazione delle opere. Abbiamo avuto pazienza fino ad ora. E' arrivato il momento di concretizzare i progetti». Alle 17.30 a Cancia, il parroco celebrerà una messa in ricordo delle vittime.

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