Frana di Cancia, un passo è stato fatto

Soddisfazione per la decisione di abbattere la casa Minoter
La casa della Minoter dentro l’invaso di Cancia che sarà abbattuta a breve
La casa della Minoter dentro l’invaso di Cancia che sarà abbattuta a breve
BORCA. «Grandissima soddisfazione». All'indomani della notizia che l'edificio della Minoter sull'invaso della frana di Cancia sarà demolito, a Borca c'è soddisfazione. L'edificio, costruito a suo tempo per ospitare i dipendenti del Villaggio, sarà demolito tra i primi di aprile e non oltre fine maggio. I lavori saranno effettuati sotto la guida del Genio Civile; sarà anche usata la massima accortezza nel togliere le parti in amianto di cui parte del tetto è composto e nello smaltirle secondo quelle che sono le leggi vigenti. «Togliere quel casone», spiega Paolo Zanetti, presidente del comitato per la frana di Cancia, «era uno dei primi obiettivi del nostro comitato. Se ne discute da decenni, finalmente ora c'è un atto formale che porta ad un atto concreto. Riconosciamo la determinazione dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Bortolo Sala nel portare avanti gli interessi dei cittadini. A Cancia gli abitanti passeranno un'altra estate senza vedere opere per la messa in sicurezza definitiva dell'abitato, ci sarà di nuovo l'allerta in caso di pericolo effettuata con gli sms e le campane; ci sarà di nuovo il monitoraggio a vista della frana e quindi per i cittadini e per la loro incolumità sapere che almeno l'edifico non sarà più ad intralciare un'eventuale colata sarà credo molto importante. La casa», continua Zanetti, «sottrae infatti spazio alle colate detritiche. Lo sappiano noi abitanti e lo hanno confermato tutti i tecnici e i periti del tribunale che sono giunti a dichiarare che la casa durante la frana del 2009 ha contribuito al cedimento dell'invaso precedente. E' un fattore di alto rischio, quindi; e, non appena non ci sarà più, sarà certamente meglio». Ora, tolta la casa, si deve pensare al progetto definitivo. L'abbattimento pare apra delle prospettive... «Certo», risponde Zanetti, «la Provincia ha dato incarico al Cnr di Padova di trovare una soluzione progettuale definitiva per la messa in sicurezza dell'abitato di Cancia nell'eventualità che dall'Antelao possa scendere una colata detritica. Il primo passo, a detta di tutti gli esperti, era togliere l'edificio dall'invaso. Ora spetterà ai tecnici spiegarci come le cose cambieranno con questa nuova situazione dentro l'invaso. Noi attendiamo con impazienza un progetto definitivo ed esecutivo. A Borca abbiamo avuto un incontro con i tecnici e siamo soddisfatti in quanto, tramite l'amministrazione comunale, siamo parte in causa delle scelte che vengono fatte sul nostro territorio. Attendiamo le soluzioni, ma vedere che l'Amministrazione è così determinata ci fa ben sperare e la collaborazione con gli enti, quali Provincia e Cnr, che si è venuta a creare mi pare molto proficua. Non mancheremo», conclude il presidente del Comitato per la frana di Cancia, «di vigilare sull'evolversi della situazione affinché si arrivi in tempi brevi ad una soluzione condivisa e definitiva, che siamo certi non sarà la creazione della vasca di accumulo sopra le teste dei cittadini, bocciata anche da tecnici autorevoli».

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