Frana di Cornei, da oggi si abbatte un altro edificio

Lo smottamento in Val Turcana si è fermato e parte il ripristino della viabilità Il sindaco Dal Paos: «I lavori saranno fatti dall’Unione montana in una settimana»
Di Gigi Sosso

PUOS D’ALPAGO. La frana si porta via la stalla. Una vecchia casa è già crollata e altre sono inclinate o fessurate. Eppure lo smottamento in Val Turcana sembra essersi dato una calmata. A Pian Saviane, sopra Cornei di Puos d’Alpago c’è quasi un’atmosfera di festa, perché ieri mattina Tiziano ha sposato la sua compagna di sempre, al municipio di Chies. Non c’è bisogno di chiedere come si chiama di cognome lo sposo, perché lassù sono tutti Saviane. E allora tra oggi e domani cominceranno i lavori per il ripristino della viabilità provvisoria. Più o meno un centinaio di metri di strada, oltre la barriera che ospita l’ordinanza di chiusura al traffico, perché appena un po’ più avanti c’è poco da ripristinare: è come se l’asfalto avesse avuto la tremarella. L’aggettivo dissestato non basta a rendere l’idea: sembra quasi che sia passato un terremoto.

Uno degli interventi previsti dal Comune di Puos, tramite l’Unione montana dell’Alpago è l’abbattimento di una struttura rurale, sulla via che porta a Tambre. Già tappezzata di cartelli con la scritta “Pericolo crollo” è pronta per essere abbattuta. Dov’è adesso, non può proprio rimanere: «Siamo pronti a ripristinare il primo tratto della stradina», conferma il sindaco Michele Dal Paos, «per il momento, non può essere un intervento definitivo, ma è senz’altro favorito dal fatto che la frana si è arrestata. Nelle ultime settimane non si è proprio mossa e questo è molto importante, dopo giorni di emergenza, anche in corrispondenza con le piogge di inizio primavera».

È del mese di febbraio l’ultimo sopralluogo dei tecnici del Comune, della Provincia e del Genio civile, oltre che dei geologi che stanno studiando la frana. Proprio in quell’occasione, si era capito che quei tre ettari di terreno hanno interrotto il loro inesorabile scivolamento verso il torrente Valturcana che costeggia Cornei.

I tempi non sono facili da quantificare e anche sui soldi necessari non è possibile essere precisi: «Credo che potrebbe bastare una settimana, ma questo dipenderà anche dal meteo. Per il resto, dovrebbe essere sufficiente qualche migliaio di euro, tutti a carico del nostro comune, anche se in realtà i lavori saranno a cura dell’Unione montana».

Gli abitanti di via del Cansiglio sono otto in tutto e contenti non sono di vedere in che situazione vivono, dopo aver dovuto anche svuotare stalle e magazzini: «Vorremmo avere dei tempi il più possibile certi», si lamenta una di loro, che proviene da Ponte nelle Alpi, ma ha sposato immancabilmente un Saviane, «sono già mesi che dobbiamo convivere con questa frana e non sappiamo quale potrà essere il nostro destino. Speriamo tanto che, tra oggi e domani, si possano avere delle buone notizie da parte dell’amministrazione comunale. È un po’ di tempo che non vediamo nessuno e, intanto, abbiamo dovuto registrare il crollo di quella vecchia casa, oltre che la lesione di diverse altre abitazioni. C’è n’è una in particolare, di colore giallo, che è inclinata molto pericolosamente».

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