Frana di Perarolo, l’allarme è “arancione”: si torna a casa

Rientra la fase dell’emergenza iniziata sabato: gli sfollati avvertiti da un sms del via libera alla zona centrale del paese

PERAROLO. Ritorno a casa. Il via vai, al ritmo della frana che si muova di più o di meno, non piace agli abitanti del centro di Perarolo, ma tant’è: sabato hanno dormito fuori, ieri sera hanno rivisto il proprio letto. Ed oggi? Chissà cosa riserva la frana della Busa del Cristo. Una cosa pare più sicura, se non si può dire proprio che sia “certa”: ieri la protezione civile della Regione ha “derubricato” la criticità da allarme in preallarme. Così dalla fase rossa si è tornati alla fase arancione e già dalle 16 di ieri, le famiglie interessate dallo sgombero hanno ricevuto il solito sms del Comune che li informava dell’allentamento dell’allerta e della possibilità di rincasare.

Giornate di passione che sembrano non avere fine da quando martedì scorso la Busa del Cristo è tornata a farsi sentire.

Dopo la nuova emergenza di sabato, ieri la Regione ha diramato questa nota che permetteva a tutti di tornare alla “quotidianeità» casalinga: «Il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema di Protezione Civile, in riferimento alla situazione di criticità geologica relativa alla riattivazione del movimento franoso che storicamente interessa Perarolo di Cadore, ha riconfigurato alla fase operativa di attenzione quella di preallarme», decretata sabato «estendendola alle ore 14 di martedì 19 dicembre. Pur non essendo attese precipitazioni significative ai fini dell’allertamento, permane la raccomandazione agli enti interessati di prepararsi con congruo anticipo alla gestione di eventuali fenomeni emergenziali».

Già da qualche giorno erano state “allentate” le maglie sulla viabilità: accesso e uscita dal paese erano più semplici e anche gli sbarramenti non vestivano più gli abiti del “blocco”.

La frana comunque resta guardata a vista, soprattutto di notte: restano le fotoelettriche a illuminare il fronte in movimento e anche le squadre di protezione civile a osservare quel che si muove più lentamente in questi giorni. Non sono più infatti i 2 centimetri all’ora, si è scesi a mezzo cm/h. I rilevamenti avvengono ogni dodici ore.

Videoracconto: la frana della Busa del Cristo a Perarolo


«Il trend in peggioramento che si sta stabilizzando e di conseguenza piano piano rientriamo nella normalità», spiega il sindaco Pierluigi Svaluto Ferro «ma sono tutti valori strumentali che sono difficili da leggere: in questa fase la situazione non è peggiorata e l’episodio di sabato ha avuto una sua genesi e ora siamo ritornati alla fase di preallarme. Una situazione che non è legata tanto al tempo: il movimento c’è comunque. Sono trent’anni che tutti dicono le stesse cose, ora al tavolo tecnico che ci sarà, la Regione vuole che ci siano l’università e persone che hanno qualifiche tecniche in grado di capire, pur confrontandosi con altri, cosa realmente c’è e va fatto. Il mio compito è quello di tutelare l’incolumità dei cittadini secondo quanto mi dicono: se mi dicono non c’è pericolo, non sono masochista che vado a creare problemi alla gente, è uno stress anche per me. I problemi sono di notte».

Cristina Contento
 

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