Frana la parete, la viabilità è in ginocchio
Duemila metri cubi sulla strada. Tutto il traffico dirottato su Lamon
La frana tra Ponte Serra e Ponte Oltra
LAMON. Terra, sassi, veri e propri macigni, qualche abete. Il costone di roccia tra ponte Serra e ponte Oltra si arrende alla pioggia incessante e cede trascinando con sé barriere e reti paramassi. Nel cuore della notte circa duemila metri cubi di materiale si riversano sulla strada regionale 50 del Passo Rolle. Paralizzata la viabilità tra Feltrino e Primiero. In mezzo l’altopiano di Lamon, da ieri mattina è diventato crocevia di tutto il traffico che transita sulla direttrice.
L’emergenza durerà settimane. Quante non si sa perché al momento nemmeno Sandro D’Agostini, responsabile di Veneto Strade, è in grado di fare previsioni. Il movimento franoso prosegue e l’area è stata delimitata. La presidiano i carabinieri e il personale di Veneto Strade. Ieri i tecnici e un geologo hanno verificato la consistenza statica di tutta l’area. Il fronte della frana è di circa quaranta metri, l’altezza del versante è di oltre venti. Il terreno argilloso mescolato a grandi blocchi costituisce un mix difficile da tenere sotto controllo. Tra l’altro la pioggia che continua a cadere anche sui piani di Gorna si scarica proprio in quell’area alimentando lo smottamento di materiale proseguito per tutta la giornata.
L’unica buona notizia è che la pala meccanica della ditta Sici ha provveduto a smuovere parte del materiale sulla strada e nessun veicolo è rimasto imprigionato. Tenuto conto che qualche ora prima c’era stato l’esodo dei turisti della domenica non è un dato di poco conto. A rischiare grosso è stato un automobilista che poco dopo mezzanotte stava percorrendo la Sr50 e si è visto franare davanti la montagna. Si è fermato in tempo ed è stato proprio lui a dare l’allarme. Una valanga di terra, vegetazione e alcuni grossi macigni è piombata giù invadendo la carreggiata. Le reti e le barriere paramassi non ce l’hanno fatta a reggere la pressione. Distrutte e divelte.
Scampato il pericolo immediato rimane un’altra montagna, quella dei problemi legati alla chiusura di una strada così importante durante il periodo natalizio. Gli operatori turistici e commerciali del Primiero temono un tracollo degli affari. La stagione sciistica, partita con il piede giusto malgrado la crisi potrebbe subire una brusca frenata. Chi ha negozi teme per i rifornimenti. I passi sono ricoperti di neve. Chiusi il Rolle e il Cereda. Le strade di Lamon sono aperte al transito di veicoli fino a 24 tonnellate. Ai Tir sarà garantito il transito in quattro fasce orarie specifiche (due per ciascun senso di marcia). Le operazioni si svolgeranno con l’ausilio di personale della protezione civile che scorterà i mezzi per evitare ingorghi. Gli approvvigionamenti saranno dunque garantiti, anche se i tempi di percorrenza saranno dilatati.
Per l’altopiano si prospettano comunque tempi difficili. Preoccupa soprattutto il tratto che dal paese conduce a ponte Oltra e viceversa a causa di alcuni punti stretti, come in località Zavena. Qui la viabilità soffre normalmente e il timore è che con i flussi di traffico aumentati in modo esponenziale la rete possa andare in tilt. Il sindaco Vania Malacarne sta correndo ai ripari ed ha già firmato alcune ordinanze tampone come l’istituzione di divieti di sosta nei punti critici in attesa del vertice di oggi in Comune con tutte le altre istituzioni interessate. Oggi, con il transito dei pendolari di prima mattina ci sarà subito un test di verifica.
Qualche disagio si annuncia anche per chi abita a Sovramonte e Pedavena visto che parte del traffico dovrà giocoforza transitare per passo Croce d’Aune. Il traffico leggero e i veicoli di peso superiore ai 35 quintali, ma inferiore alle 24 tonnellate, potranno utilizzare la Sp 473 di Croce d’Aune, transiteranno a Faller per poi scendere verso Fonzaso.
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