Frana sul Fadalto dopo un anno e mezzo partita la sistemazione
ALPAGO. L’Anas ha riaperto il cantiere sul Fadalto per mettere in sicurezza il versante di montagna dal quale erano cadute il 28 giugno 2017 alcune colate detritiche. «Speriamo che questa sia la volta buona», sospira Silvano De Nardi, presidente del Consiglio di quartiere. . Da un anno e mezzo, infatti, la statale Alemagna è aperta a singhiozzo: dalle 6 alle 20 con senso unico alternato, all’altezza della frana, mentre di notte è chiusa. Dopo un primo intervento nel settembre scorso, da qualche giorno il cantiere è stato riattivato. L’appalto è stato vinto da una società di Catanzaro che ha subappaltato all’impresa “Cadore asfalti” di Perarolo. L’importo è di 269 mila euro. La fine dei lavori è prevista per il 18 marzo.
Si tratta di mettere in sicurezza il versante e la strada con barriere che impediscano la caduta dei sassi; a suo tempo è stato scavato anche un invaso di contenimento. «La nostra gente sta letteralmente perdendo la pazienza», protesta il presidente De Nardi, «perché le opere da realizzare non sono complesse, lo dimostra anche la spesa, e non si capisce perché da tutto questo tempo continui un disagio che poteva essere contenuto in poche settimane». In realtà per lunghi mesi si è discusso su chi doveva procedere alla realizzazione dell’opera. Su quella montagna insistono, infatti, ben 28 proprietari.
L’Anas ha sempre sostenuto che è compito loro provvedere alla bonifica e alla messa in sicurezza. Ripetutamente il Comune di Vittorio Veneto ha preso le difese dei proprietari. Ancora l’estate scorsa l’Anas aveva avvisato che avrebbe proceduto alla sistemazione della frana, ma caricando l’onere sui titolari del bosco. «La verità è». sottolinea Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all’Ambiente e alla protezione civile, «che ci era stato comunicato ufficialmente che la strada Alemagna, l’unica statale che collega la provincia di Belluno alla pianura, sarebbe stata aperta entro il 2018. Questo non è avvenuto, anzi non ci è stata data alcuna comunicazione al riguardo». Nei prossimi giorni Bottacin chiederà formalmente spiegazioni. Bruno Fasan, consigliere comunale, ha ripetutamente protestato. Il peggio è, a sentire sia De Nardi che Fasan, che a causa dei disagi alla viabilità, gli esercizi pubblici della valle hanno gravemente risentito ed alcuni sono stati costretti a chiudere. —
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