Franco: ritrovare la crescita abbiamo un debito gigantesco

BELLUNO. Ritrovare il treno della crescita. È questo il messaggio che ha lanciato Daniele Franco, ragioniere generale di Stato, ospite del Rotary club di Belluno. Franco, bellunese di origini...

BELLUNO. Ritrovare il treno della crescita. È questo il messaggio che ha lanciato Daniele Franco, ragioniere generale di Stato, ospite del Rotary club di Belluno.

Franco, bellunese di origini trichianesi, ha ottenuto l’incarico nel maggio del 2013. Laureatosi a Padova in Scienze politiche, è stato anche direttore centrale della Banca d’Italia per l’area Ricerca economica e relazioni internazionali. Nel corso della conferenza, il ragionier generale di Stato ha approfondito il tema del debito pubblico, premettendo di voler restare “lontano dai problemi dell’oggi”. «L’Italia ha un debito pubblico gigantesco», ha sottolineato Franco, «e una crescita economica molto bassa. Nessun altro Paese europeo ha avuto, in media, un debito pubblico così elevato. Passata la grande crisi del 2011 i tassi di interesse sono scesi anche grazie alle decisioni della Bce. Dobbiamo ridurre il debito pubblico, anzitutto perché le norme europee ce lo chiedono. Facendo parte di un’unione, il debito di ciascun Paese è una questione d’interesse comune: ridurlo è un’esigenza sia economica che politica. Uno stato molto indebitato, infatti, è anche un Paese meno libero. La riduzione, però, deve associarsi a una ripresa della crescita e a un buon avanzo primario. In Italia le famiglie e le imprese sono generalmente meno indebitate che in altri paesi, ma cresciamo poco. Il punto è ritrovare il treno della crescita».

Sulle conseguenze di un’uscita dell’Italia dall’euro, come ha ribadito nella sua domanda il presidente del Rotary club di Belluno, Gabriele Arrigoni, Franco ha ricordato come «fin da subito l’Italia è entrata a far parte dell’euro per una serie di valutazioni condivise all’epoca più o meno da tutti. Uscire è pur sempre un’opzione. Ci sarebbero, probabilmente, dei vantaggi in termini di politica monetaria, ma nascerebbero anche molti problemi, come un’inflazione molto elevata. Si innesterebbe, dunque, un processo molto pericoloso con implicazioni anche sull’Unione europea».

Franco è stato premiato dal presidente con un’opera cinquecentesca dedicata allo studio della flora. Alla serata, che si è conclusa con una cena servita nei locali del centro Giovanni XXIII, hanno partecipato una sessantina di persone. (n.p.)

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