Fraternita di Misericordia di Longarone: indagine archiviata

L’associazione solidale: «Non è stato riscontrato alcun reato». Critiche al Comune: «Servizio affidato senza chiamarci»

LONGARONE

L’indagine è stata archiviata. Lo ha annunciato con soddisfazione la Fraternita di Misericordia di Longarone, l’associazione che si occupa di trasporto solidale per disabili, malati e anziani, esprimendo però preoccupazione per il futuro. Il governatore Claudio Sacchet e Anna Ayroldi hanno prima di tutto fatto l’aggiornamento sull’esito dell’inchiesta giudiziaria iniziata nel 2016.

«Due anni fa – raccontano – la Guardia di Finanza ha perquisito la nostra sede, sequestrando tre computer e la documentazione di un periodo che copriva 8 anni. Siamo stati denunciati per vari reati ovvero truffa e falsità ideologica nei confronti della pubblica amministrazione. I nostri volontari, utenti e tutta la comunità sono rimasti sconcertati ma ci hanno sempre sostenuto perché sicuri della nostra buona fede. Infatti, qualche mese fa la pratica è stata archiviata perché non è stato riscontrato alcun reato. Rimane però il danno morale e materiale per il tanto tempo perso sottratto al nostro servizio solidale».

Nel frattempo si è aperta un’altra questione: il Comune ha deciso che dal primo gennaio il servizio di trasporto sarà affidato all’azienda speciale che gestirà anche i mezzi della Misericordia.

«In vari anni – spiega Sacchet – grazie all’aiuto di diversi enti come Csv, Comune, Regione e Consorzio Bim abbiamo acquistato vari veicoli. Per motivi burocratici legati ai contribuiti, questi veicoli sono stati intestati al Comune che ora se li vuole riprendere. Dopo anni di sacrifici e impegno, anche economico perché la manutenzione è tutta a nostro carico, ora li vogliono affidare ad un’azienda privata. Per fortuna abbiamo un quarto mezzo in arrivo, grazie ad un contributo della Regione e stavolta lo intesteremo direttamente a noi per prevenire questa “sottrazione”».

«Siamo davvero preoccupati – continuano i due rappresentanti della Misericordia – sembra che vogliamo far chiudere l’associazione rendendola meno libera. Davvero strano perché, nello scorso luglio, abbiamo fatto un incontro con Comune e il direttore dell’azienda speciale che aveva detto che l’azienda non era in grado di gestire il servizio di trasporto solidale con i nostri mezzi».

«Ci pare che questa sia un’amministrazione che non si vuole occupare seriamente del sociale», attaccano. «Perché, nonostante nostri solleciti, non rinnovano la convenzione scaduta dal 2013? Abbiamo commesso anche noi errori come la lentezza nell’invio della rendicontazione dei chilometri per motivi sopratutto informatici ma che presto invieremo. Perché non ci hanno coinvolto quando hanno voluto costituire l’azienda speciale? Perché hanno fatto le cose “sottobanco” con questa nuova decisione di affido senza mai chiamarci?».

«Noi – continuano – comunque siamo preoccupati per i nostri volontari e utenti. Citiamo solo un dato: da gennaio ad oggi abbiamo percorso circa 46mila km con i nostri servizi. Alla fine però confidiamo che il Comune, con il buon senso, possa tornare sui suoi passi e ridiscutere la decisione prima della fine dell’anno, coinvolgendo anche l’azienda speciale se necessario». —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi