«Fu un errore umano», il caso è chiuso

Trichiana. Il gip ha archiviato l’inchiesta sullo schianto dell’elicottero avvenuto 5 mesi fa che costò la vita a due piloti
Un elicottero di una società di salerno precipita in località morgan. L'elicottero stava spargendo esche antirabica per le volpi. I due passeggeri morti sul colpo
Un elicottero di una società di salerno precipita in località morgan. L'elicottero stava spargendo esche antirabica per le volpi. I due passeggeri morti sul colpo

TRICHIANA. «Fu un errore umano». Per questo motivo il giudice delle indagini preliminari Giorgio Cozzarini ha archiviato l’inchiesta sullo schianto, avvenuto il 20 novembre scorso a Morgan di Trichiana, dell’Ecureuil AS350B della Smart Elicotteri srl (una società di Salerno che aveva ottenuto l’appalto dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per la vaccinazione delle volpi contro la rabbia). Nell’incidente aereo persero la vita i due piloti Silvio Botto Steglia, 37 anni di Bioglio, in provincia di Biella, e Felice Faivano, 36 anni di Visciano, un paesino vicino Nola, in provincia di Napoli. Il gip ha accolto la richiesta d’archiviazione della procura della Repubblica, dopo che l’indagine e le perizie hanno stabilito che alla base dell’incidente vi fu un errore umano. Un errore di valutazione, poco prima di alzarsi in volo in una giornata in cui il grigio della nebbia la faceva da padrone.

I due piloti erano arrivati alcuni giorni prima della tragedia, insieme ad un meccanico che si salvò per aver scelto di rimanere a terra. Era la seconda volta che partecipavano a questo tipo di campagna anti-rabbica e già altre volte erano stati in soggiorno in un bed&breakfast di Frontin per lavoro. L'Ecureuil si era appena alzato in volo: Botto Steglia era ai comandi. La destinazione di quel maledetto giorno era Val di Zoldo. L' elicottero, attorno alle 11.15, si trovava sulle case di Morgan, neanche a un chilometro dal punto di decollo a Frontin.

Quel giorno non c’era il vento a spazzare via la nebbia. Probabilmente il pilota, ad un certo punto, disorientato dal muro di nebbia, ha perso la direzione iniziando a sorvolare l’abitato di Morgan senza mèta. Ad un certo punto, i pattini del velivolo sono andati a sbattere contro il comignolo di una casa, prima di piombare, capovolto, sullo spigolo del tetto di una villetta vicina. Poi lo schianto, una trentina di metri oltre, in un campo di mais. Mentre precipitava, l’elicottero tranciò anche un cavo elettrico di media tensione che alimentava le case della zona. Per l’equipaggio non c’era più nulla da fare. Entrambi i piloti, morirono sul colpo. Con loro, a bordo, c’era anche un cagnolino.

Ironia della sorte, uno dei due piloti morti Botto Steglia, alcuni anni prima, nel luglio del 2007, scampò ad un analogo incidente. In quell'occasione stava effettuando una campagna nel comune di Puglianello, nel Beneventano, lavorando per il servizio antincendio della Regione Campania. Stava rientrando dalla perlustrazione di una zona: dopo due ore di volo, a pochi metri dall'hangar, l'elicottero che stava pilotando, uno Schweizer 300C, era precipitato. In quell'occasione, portò a casa la pelle: la carlinga del velivolo rimase quasi intatta. Anche Faivano, originario di Fasciano (Napoli), era un pilota esperto e da anni svolgeva quella professione.

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