Fuga di gas a Feltre, evacuata l’Unione montana
FELTRE. Un colpo di pala meccanica trancia una condotta del metano in un vicino cantiere edile e in via Segusini scatta l’allarme. Un’ora abbondante di emergenza durante la quale l’odore di gas si è diffuso nell’aria assieme al rumore del flusso provocato dalla pressione mentre i vigili del fuoco di Feltre hanno fatto evacuare una ventina di nuclei famigliari, una ventina di operai e maestranze al lavoro in quel momento nel cantiere e la trentina di dipendenti che si trovava negli uffici dell’Unione montana feltrina. E proprio il vicepresidente dell’ente, Michele Balen, mostra di non averla presa bene.
Interruzione di pubblico servizio e amministrativi in strada, senza neppure la possibilità di riprendere la macchina dal parcheggio e tornare a casa, perché l'area è stata isolata. Balen, a fronte di quello che considera un «disservizio per l'utenza e un disagio per gli impiegati dell'ente», non è tanto incline a tollerare l'errore umano. Anzi, tutt'altro. «Mi riservo di chiedere una valutazione dei danni subiti, in termini di mancato lavoro e di mancato servizio agli utenti, per considerare eventuali azioni di rivalsa nei confronti di chi ha provocato questo danno. Non fosse stato peraltro per la tempestività di un nostro dipendente che ha dato l'allarme e allertato l'intervento dei vigili del fuoco, probabilmente ci sarebbero state altre conseguenze. Noi contiamo la conseguenza di aver dovuto evacuare l'intero edificio dell'Umf con interruzione di pubblico servizio».
A riparare il guasto ci hanno pensato i tecnici di Italgas partiti immediatamente da Bassano del Grappa. Troppo grande il tubo rotto per la dotazione dei vigili del fuoco, attrezzati per intervenire su tubi dell’utenza domestica. Il guasto è stato provocato da un escavatore al lavoro nel cantiere dell’Impresa Ferro, intento a scavare le fondamenta del terzo edificio che andrà a completare le residenze “Al Molino”. Gli operai al lavoro si sono subito allontanati, mentre veniva dato l’allarme. Vista l’entità della perdita i pompieri hanno voluto circoscrivere l’area, bloccandola al traffico con il supporto di una pattuglia dei carabinieri di Feltre e facendo evacuare gli edifici tutt’attorno. Una ventina di famiglie in tutto, che si sono radunate qua e là a distanza di sicurezza assieme al personale dell’Unione montana feltrina.
Il tubo, con una circonferenza di sette centimetri, ha liberato nell’aria una quantità notevole di metano con un odore che si percepiva a diverse decine di metri di distanza. La squadra di Italgas ha bloccato il flusso mettendo in sicurezza il tubo. Nessuna famiglia è rimasta senza fornitura.
Tra i residenti l’iniziale paura ha lasciato presto posto alla curiosità per quanto accaduto, mentre qualche incauto ha cercato di forzare i blocchi, sia a piedi oppure con l’auto. Qualcuno ha lamentato il fatto di dover rinunciare alla pietanza già messa nel menù per il pranzo di casa. Poco prima di mezzogiorno l’intervento di riparazione è terminato facendo scattare il rompete le righe. Mentre i vigili del fuoco redigevano il loro rapportino, le maestranze del cantiere hanno raccolto le loro cose per andare in pausa pranzo, mentre i residenti sono potuti rientrare tutti nelle loro abitazioni e la strada è stata riaperta al traffico.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi