Furti di giacche d’alta gamma due arresti e una denuncia

Un polacco e un serbo in manette: nelle borse schermate avevano nascosto capi presi in Cooperativa  di Cortina

CORTINA. Rubavano capi d’abbigliamento d’alta gamma nascondendoli in borse schermate sagomate addosso al corpo per ingannare il sistema antitaccheggio e il personale di vigilanza.

Ma i “turisti del furto” sono incappati negli agenti del commissariato di Cortina, che ne hanno arrestati due davanti alla Cooperativa – con tanto di tentativo di fuga e placcaggio in pieno Corso Italia – e ne hanno denunciato un terzo al termine di due giorni serrati di accertamenti e di indagini.
L’operazione è scattata alcuni giorni fa, quando il personale di vigilanza della Cooperativa di Cortina si è insospettito dagli strani movimenti di due clienti stranieri all’interno del punto vendita e ha lanciato l’allarme al commissariato di polizia.
La volante della polizia è arrivata in pochi minuti e ha aspettato all’esterno i due uomini, un polacco di 37 anni e un serbo di 32 anni.

Quando i due hanno fatto capolino dalla porta con la refurtiva nascosta addosso uno è stato bloccato subito, mentre l’altro ha reagito spingendo a terra uno degli agenti e tentando di scappare lungo Corso Italia.

Fuga inutile: i poliziotti l’hanno rincorso a piedi e catturato poco più avanti, facendo scattare l’arresto con l’accusa di rapina impropria.

Addosso i due avevano delle borse schermate con materiale zincato per renderle “invisibili” ai dispositivi antitaccheggio, realizzate artigianalmente su misura dei due uomini. Le borse erano infatti anche sagomate sulla loro corporatura per renderle meno evidenti, una volta nascoste sotto ai vestiti.

All’interno delle borse c’erano due giacche sportive d’alta gamma, per un valore complessivo di quasi 1.200 euro, prelevate poco prima all’interno della Cooperativa e ovviamente non pagate.

Mentre la refurtiva veniva recuperata e i due uomini, incensurati, venivano trasferiti al carcere di Baldenich, gli agenti del commissariato guidati dal dirigente Luigi Petrillo non si sono fermati.
Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Belluno, infatti, hanno passato al setaccio le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della Cooperativa. Scoprendo la presenza di un terzo uomo, un 31 enne cittadino polacco, che aveva compiuto un furto analogo il giorno precedente.
Ricostruito anche quel furto e verificato che i tre soggiornavano in un albergo di Misurina, è scattata così una nuova fase dell’indagine, con la perquisizione domiciliare nel loro alloggio.

A Misurina i poliziotti del commissariato hanno così raccolto nuovi elementi di prova, in base ai quali è stata ipotizzata l’esistenza di una vera e propria organizzazione per compiere in Italia furti sistematici di capi d’abbigliamento, da destinare poi al mercato estero. Nei confronti dei tre è scattata così anche la denuncia per associazione a delinquere. Per il terzo la denuncia è scattata a piede libero.

Non è la prima volta che gli agenti del commissariato di Cortina smascherano ladri di abbigliamento “in trasferta” a Cortina. L’ultima indagine simile era stata portata a termine nell’ottobre scorso, con l’arresto di tre serbi. Anche in quel caso si trattava di furti di giacche e cappotti di elevato valore, che venivano nascosti sotto gli abiti nel tentativo di beffare le telecamere di sicurezza.

Stefano De Barba

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi