Furto all’azienda Talamini rubati formaggi e salumi

L’altra notte i ladri hanno forzato una delle finestre e sottratto anche contanti Bottino da oltre 2 mila euro, fallito il tentativo di prelevare il generatore elettrico
Di Marco Ceci

VODO DI CADORE. Un bottino, tra contanti e prodotti alimentari, stimato in circa 2100 euro. A presentare il conto è Giovanni Talamini, titolare della Talamini de la Tela, l’azienda agricola di Vodo di Cadore, località Palada, che nella notte tra martedì e ieri è stata presa di mira dai ladri.

«Se n’è accorto un dipendente, verso le quattro di stamattina (ieri, ndr)», ricostruisce l’accaduto Giovanni, «quando ha notato che la finestra del nostro negozio, che occupa un settore dello stabile, era aperta. Una volta all’interno, poi, i sospetti hanno trovato conferma: il registratore di cassa scassinato e tutti i prodotti, formaggi e salumi, spariti. Alle 5, dopo un rapido controllo ai laboratori, abbiamo avvisato i carabinieri».

Un bottino di valore, ma anche di peso. «Sono entrati da una finestra del negozio. Hanno portato via 54 forme di formaggio, di vario tipo e di varie misure», spiega ancora il titolare dell’azienda Talamini, «16 salumi tra pancette, soppresse e ossocolli. Prodotti che certo non pesano poco. Nel negozio, dove vendiamo anche vini e altri prodotti del territorio, hanno forzato anche il registratore di cassa, prelevando circa 350 euro in contanti, quelli che tenevamo come deposito. All’interno del locale abbiamo anche un generatore elettrico, del valore di un migliaio di euro: lo hanno staccato dalla presa della corrente, spostato fin sotto la finestra, ma lo abbiamo ritrovato ancora lì. Forse non sono riusciti a portarlo via perchè era troppo pesante o forse sono stati disturbati da qualche rumore. C’erano segni evidenti del passaggio dei ladri, comunque, anche nei laboratori dove lavoriamo le carni e i prodotti caseari: hanno rovistato un pò ovunque, sugli scaffali alcuni prodotti sono stati chiaramente spostati, ma se ne sono andati solo con formaggi e salumi già pronti, quelli che appunto tenevamo nel punto vendita. Si sono introdotti anche in cantina, hanno insomma girato l’intero stabile, trovando anche una stecca di sigarette e una macchina fotografica digitale del valore di un centinaio di euro: portate vie anche quelle».

Stando a quanto riferisce lo stesso Giovanni, i malviventi «hanno tagliato la zanzariera di una delle finestre del negozio e forzato l’infisso, quel tanto che bastava per farci passare un pezzo di corda (ritrovata nei paraggi, ndr) con il quale hanno raggiunto la maniglia e aperto la finestra. Da lì sono entrati nel locale. Credo che sapessero bene cosa fare, forse nei giorni scorsi si erano presentati da noi spacciandosi per clienti, mentre in realtà stavano effettuando un sopralluogo».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi