Furto con la mola a disco nella scuola

Sedico, colpo all’istituto maestranze edili: squarciata la cassaforte, prelevati due computer, una videocamera e 500 euro
Di Marco Ceci

SEDICO. Hanno forzato una porta sul retro e, dopo aver accuratamente ispezionato le aule, si sono concentrati sulla segreteria, da dove sono riusciti a portar via due personal computer, una videocamera e, forzando una cassaforte, circa 500 euro in contanti.

Il classico colpo notturno, quello messo a segno nella notte tra martedì e mercoledì al Centro di formazione professionale maestranze edili in via Stadio a Sedico, se non fosse per un particolare che ha subito indirizzato le indagini della questura di Belluno su una pista già nota: per forzare la cassaforte, infatti, i ladri hanno utilizzato una mola smerigliatrice, un flex insomma.

Un modus operandi praticamente identico a quello che ignoti avevano seguito, solo lo scorso fine settimana, in via Navasa a Cavarzano, quando ad essere svaligiata era stata una villetta privata, da dove, più precisamente, erano spariti due costosi orologi Rolex, monili in oro e circa 10 mila euro in contanti.

In azione, insomma, potrebbe esserci una “banda del flex”: professionisti (considerando l’ingombro e il peso dell’attrezzatura in questione difficile pensare all’azione di una persona sola) che vanno a colpo sicuro, sapendo cioè bene di trovare una cassaforte da aprire. Indifferente, invece, l’orario, visto che in via Navasa i ladri erano entrati in azione nel tardo pomeriggio, mentre a Sedico il colpo è stato eseguito nella notte. In particolare dalle 19 di martedì alle 6.30 di ieri, quando recandosi al lavoro il personale dell’istituto aveva subito notato le aule messe a soqquadro.

Un raid le cui tracce sono state accuratamente esaminate, ieri mattina, dal personale della polizia scientifica, supportata dagli uomini della squadra volante e dalla squadra mobile della questura di Belluno. Nel corso del sopralluogo gli agenti hanno individuato la porta in ferro, posizionata sul retro dell’edificio, che una volta forzata con utensili da scasso ha permesso agli ignoti di accedere alle aule e ai due uffici che ospitano la segreteria. Qui i ladri si sono impossessati di due personale computer e di una videocamera utilizzati per l’attività didattica. Puntualmente individuata anche la cassaforte a muro, sulla quale è stato praticato un preciso taglio longitudinale. Una volta scavata a fessura, come a Cavarzano, sono entrati in azione i piedi di porco, che hanno provveduto a piegare l’acciaio per consentire un accesso più comodo al contenuto, appunto circa 500 euro depositati come fondo cassa.

Prima di dileguarsi, i ladri hanno messo mano anche al distributore automatico di caffè, bevande e alimenti presente all’interno dell’istituto, asportando interamente il denaro (non ancora quantificato l’importo) contenuto nel macchinario.

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