Furto e spintone: arrestata per rapina

In carcere una trentottenne: nascondeva merce per 70 euro e per scappare ha colpito un dipendente del supermercato

FELTRE. Uno spintone al dipendente del Famila alla Peschiera che le aveva contestato di aver superato le casse senza pagare la merce le è costato l’arresto dopo un concitato inseguimento ed un’accusa pesante, quella di rapina.

A finire in carcere a Baldenich, dopo un concitato inseguimento è stata una donna di 38 anni di Feltre, originaria dell’America del Sud, già conosciuta ai carabinieri per episodi di taccheggio.

Solo una manciata di giorni fa era stata sorpresa con merce non pagata all’uscita di un negozio e se l’era cavata con la denuncia a piede libero. Ieri, però, è andata diversamente.

Tutto è avvenuto poco prima di mezzogiorno e pochi minuti prima che scattasse la mobilitazione delle forze dell’ordine in Valbelluna per la rapina a Lentiai.

La donna, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della compagnia di Feltre, guidati dal capitano Angelo La Chimia, ha prelevato dagli scaffali del supermercato merce per un valore di circa 70 euro in alimenti, liquori e anche un indumento. Merce che, al momento di passare davanti alla cassa, non ha tirato fuori dalla borsa per farla conteggiare e per pagarla.

La manovra non è però sfuggita ad un dipendente del supermercato alla Peschiera, che le si è avvicinato invitandola a pagare la merce presa.

La reazione della trentottenne, a quel punto, è stata inaspettata: secondo l’accusa che l’ha portata in carcere, infatti, ha assestato un violento spintone al dipendente del Famila, scappando a gambe levate.

Una fuga durata poco: l’uomo ha chiamato il 112 e, restando in linea con la centrale operativa dei carabinieri di Feltre, si è lanciato all’inseguimento. La pattuglia del nucleo radiomobile era proprio a poche centinaia di metri, impegnata nel suo servizio di perlustrazione del territorio. Mandata subito verso il Famila dall’operatore della centrale operativa, al telefono con il dipendente del supermercato che non perdeva di vista la fuggitiva, la pattuglia ha intercettato la donna poco lontano.

Anche di fronte ai militari dell’Arma la donna non si è arresta: ha inveito contro i carabinieri e ha tentato di tenerli lontani con calci e pugni. Non poteva che finire, a quel punto, con le manette ai polsi, mentre la merce che aveva ancora addosso veniva restituita.

La donna, portata in caserma per l’identificazione e le pratiche dell’arresto, è stata quindi trasferita in carcere.

Oggi comparirà davanti al giudice per il processo per direttissima.

Stefano De Barba

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