Futuro della scuola a Ponte nelle Alpi: la minoranza incalza il Comune

Le preoccupazioni del gruppo Fare Comune riguardano il plesso di Col di Cugnan e la nuova realtà di educazione privata che sta prendendo piede a Pian di Vedoia

Enrico De Col
Il consiglio comunale di Ponte nelle Alpi
Il consiglio comunale di Ponte nelle Alpi

 

La minoranza incalza l’amministrazione comunale sul tema delle scuole. Le preoccupazioni maggiori del gruppo Fare Comune riguardano in particolare due temi: la sopravvivenza del plesso di Col di Cugnan e la nuova realtà di educazione privata che sta prendendo piede a Pian di Vedoia, con il rischio di erodere iscrizioni alle scuole pubbliche e paritarie.

«Nel Dup non ci sono novità», ha commentato in consiglio Lucia Da Rold, «tutto rimane nel solco di quanto tracciato dalla precedente amministrazione e questo per noi un bene. Manca anche la visione sul tema delle scuole: è necessario salvaguardare le esperienze del nostro Comprensivo, prima fra tutti il plesso di Col de Cugnan e anche la paritaria don Zalivani».

«Siamo sinceramente rimasti perplessi», prosegue, «dal fatto che l’amministrazione abbia dato il patrocinio ad un concerto natalizio organizzato dall’associazione Boscando, una realtà educativa alternativa che può rischiare di portare via studenti alle altre scuole che in alcuni casi sono a rischio chiusura».

«Volevamo capire il perché di questa scelta di patrocinio per l’unico evento organizzato da una realtà scolastica, inserito nel calendario ufficiale delle manifestazioni natalizie. Il ricavato del concerto poi andava a favore dell’associazione stessa».

«Ribadiamo il massimo appoggio alla scuola pubblica e paritaria», ha replicato il sindaco Elena Levorato, «stiamo facendo dei ragionamenti per tentare di salvare il plesso di Col de Cugnan, facendo il possibile per tenerla aperta anche contro la logica dei numeri degli iscritti sui cui non possiamo fare nulla. Abbiamo intenzione di somministrare alcuni sondaggi alle famiglie per capire il perché alcune famiglie della zona preferiscano portare i bambini negli altri plessi pontalpini anche se più distanti».

«Forse», prosegue Levorato, «in attesa di sondare nel dettaglio le risposte delle famiglie, uno dei nodi centrali è quello dell’orario. Con la dirigente scolastica si ragionava quindi sull’entrata in vigore di orari flessibili diversificati al contrario dell’obbligo fisso del tempo pieno come ora. Questa potrebbe essere una strategia che la direzione del Comprensivo può attuare senza troppi problemi».

«Per quanto riguarda il patrocinio all’associazione Boscando», ha continuato il sindaco con l’assessore al sociale Mariangela Sommacal, «noi non ci schieriamo: abbiamo solo patrocinato un evento di Natale. Di norma noi concediamo il patrocino a tutte le associazioni e le scuole operanti nel territorio e la destinazioni dei fondi è stata decisa dagli artisti che si sono esibiti».

«Ci risulta», conclude, «che questa associazione svolga una regolare attività educativa anche se sono in corso approfondimenti sulla formazione da loro erogata e sulla legittimità della struttura dove operano (una tenda nel bosco situata in località Pian de Vedoia, ndr). Ad oggi non risulta nulla fuori regola. Ribadiamo che è un realtà educativa a se stante, non ha nulla a che vedere con la scuola tradizionale che ha invece tutto il nostro sostegno».

 

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