Futuro dell’ospedale i sindaci dettano le loro condizioni

Il gruppo sulla sanità elencherà all’Usl i punti da rispettare altrimenti niente ok ai 2,5 milioni per il pronto soccorso
Agordo 23 maggio 2004. L'ingresso dell'ospedale
Agordo 23 maggio 2004. L'ingresso dell'ospedale
AGORDO. Verso la stesura di un documento che diventi condizione imprescindibile per garantire i fondi dei Comuni per la ristrutturazione del pronto soccorso.


È quanto emerso ieri mattina dall’incontro del gruppo di lavoro degli amministratori agordini sulla sanità. Silvia Tormen (Taibon), Sisto Da Roit e Nadia Dell’Agnola (Agordo), Gianni Ferrini (Falcade), Paola Binotto (Canale d’Agordo), Leandro Grones (Livinallongo) e Siro De Biasio (Alleghe) hanno discusso della situazione relativa all’ospedale di Agordo. Una situazione che preoccupa non poco i cittadini che vedono il laboratorio analisi trasformato in un centro prelievi e una radiologia privata della sua segreteria.


«Abbiamo ragionato – spiega Silvia Tormen – sul modo di affrontare la situazione dei servizi ospedalieri sia in considerazione del progetto di ristrutturazione del pronto soccorso sia in relazione al nuovo piano socio sanitario sul quale è necessario che il territorio faccia le proprie valutazioni sul futuro del nostro ospedale».


«Abbiamo anche deciso – continua la sindaca di Taibon – di ritrovarci il 17 ottobre sempre nell’ambito del gruppo di lavoro. In quell’occasione redigeremo un documento nel quale fisseremo quelli che sono i punti che riteniamo indispensabili circa l’offerta sanitaria all’ospedale di Agordo. Tale documento verrà poi sottoposto alla conferenza dei sindaci nel mese di ottobre e ogni sindaco avrà modo di esprimersi. L’accettazione di quel documento da parte di Usl e Regione sarà la condizione imprescindibile affinché i Comuni diano l’ok per i 2,5 milioni di euro dei Fondi di confine per il pronto soccorso».


Ora, quindi, tutta l’attenzione passa sui contenuti del futuro documento, ma anche sul livello di condivisione che tale documento avrà fra i sindaci. L’attacco di Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore (e rappresentante della Lega Nord, partito che governa la Regione), a Silvia Tormen ( «Su laboratorio analisi e radiologia fa battaglie di retroguardia») ha fatto capire come il fronte dei sindaci non sia compatto.


Durante l’incontro si è parlato anche dell’Azienda speciale consortile agordina (Asca), che a breve si riunirà in assemblea, assieme all’amministratrice unica Maria Chiara Santin e al direttore Arrigo Boito.


Gianni Santomaso


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