Gabelli, riapre il giardino con eventi culturali
BELLUNO. Riaprire il giardino delle scuole Gabelli alla popolazione facendolo diventare un luogo non solo ricreativo ma anche di cultura, una sorta di orto botanico, corredato di tabelle, percorsi sulla storia singolare di questo edificio, per bellunesi e turisti.
È questa l’idea dell’associazione Cittadini per il recupero delle Gabelli costituitosi nel giugno scorso (incassando un cospicuo appoggio economico dai notai) e presieduta da Marco Rossato, Biagio Giannone (vicepresidente) e che annovera tra i suoi membri anche Mattia Losego (tesoriere), e altri quattro consiglieri Mario De Ghetto, Stefano Fiabane, Nunzia Gabriele e Stefano Pozza. E che prevede anche un comitato scientifico costituito dagli architetti Francesca Bogo e Alberto Alpago Novello (fratello dell’assessore comunale) e dal dirigente didattico Fulvio De Bon. Insomma un’associazione di tutto rispetto, pronta a servire come fucina di idee per il rilancio culturale della struttura.
«Struttura di cui contiamo, grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale e dell’assessore Salti in particolare, di poter aprire giardino e palestra entro l’anno prossimo. Si sono già avviate le trattative con la Fondazione Cariverona per i finanziamenti dei lavori», ha precisato Giannone.
Intanto, per non far cadere nell’oblio la vicenda della scuola, ogni venerdì di settembre a partire dal 7, si terranno, come lo scorso anno, dei concerti. Si aprirà il 7 settembre con il concerto di Barbieri jazz quintet alle 18, per proseguire il 14 alle 19 con il coro Voci dai Cortivi accompagnato dalla lettura di alcuni racconti sulla storia della scuola da parte di Dino Bridda. Il 21 settembre sarà la volta di un concerto degli allievi della Scuola Miari, «speriamo si possa fare, perché siamo in fase di contatto come lo siamo anche per la data del 28 dove è previsto l’intervento musicale di maestri e studenti della scuola media Ricci». L’incasso dell’entrata ad offerta libera, sarà devoluto oltre che per pagare le spese vive dell’evento, anche per l’associazione Belluno for Emilia per i terremotati.
«Vogliamo non solo valorizzare il giardino ma anche giungere a pubblicare dei testi sulle varietà botaniche in esso contenute», sottolinea Rossato che aggiunge: «Siamo intenzionati a produrre una mostra fotografica sulla storia della scuola. C’è poi l’archivio delle Gabelli su cui si dovrà lavorare vista al sua ricchezza».
(p.d.a.)
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