Gabrielli: «I Mondiali una vetrina per mostrare un Paese efficiente»

Il prefetto parla a ruota libera a Cortina ma tiene fermo un concetto: «Dobbiamo ascoltare il sentimento della gente: se non percepisce sicurezza per noi è un problema»
Stefano Da Rin Puppel-Perona-Cortina d'Ampezzo-Presentazione Manuale Polizia-Franco Gabrielli e Francesco Chiamulera
Stefano Da Rin Puppel-Perona-Cortina d'Ampezzo-Presentazione Manuale Polizia-Franco Gabrielli e Francesco Chiamulera

CORTINA. «La Polizia è al servizio della gente. Noi siamo un’azienda che produce sicurezza, i nostri clienti sono i cittadini. La comunità di Cortina non ha mai fatto mancare la sua vicinanza alla Polizia e questo ci fa andare avanti con ancora più passione e determinazione».

Così ieri il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica sicurezza, prefetto Franco Gabrielli, si è espresso per Cortina, il paese che ha conferito alla Polizia la cittadinanza onoraria nel 2015. Gabrielli è arrivato per inaugurare l’ampliamento della sede del commissariato dove, grazie al Comune, è stata creata un’ampia sala con servizi che servirà per le attività di pubblica sicurezza in vista dei Mondiali 2021 e non solo. La sala, intitolata al cadorino Giordano Coffen, morto in servizio assieme al collega assistente Giovanni Borraccino il 5 aprile 1991 all’ippodromo delle Padovanelle di Padova, è multidisciplinare: una sala riunioni che può diventare sede del Coc, il centro operativo comunale in caso di calamità o sede di monitoraggio. Gabrielli, dopo aver scoperto la targa di intitolazione della sala, ha visitato i locali del commissariato.

Ha stretto tante mani e abbracciato tanti poliziotti, oltre che le numerose autorità civili, militari e religiose presenti.

Stefano Da Rin Puppel-Perona-Cortina d'Ampezzo-Presentazione Manuale Polizia
Stefano Da Rin Puppel-Perona-Cortina d'Ampezzo-Presentazione Manuale Polizia


Si è poi fermato in commissariato per discutere con gli agenti e poi è andato in municipio dove Francesco Chiamuelra aveva organizzato un appuntamento speciale dedicato proprio a Gabrielli ed alla Polizia. Il prefetto si è fatto intervistare per un’oretta da Chiamulera ed ha risposto a numerose domande sui fatti di attualità come il terrorismo, l’immigrazione, gli attentati in Europa; ma ha parlato anche dei Mondiali di Cortina e di come la Polizia si appresta a garantire la massima sicurezza all’evento. E non ha tralasciato Erostrato, il mitomane che a Cesiomaggiore sta portando avanti una serie di minacce e azioni criminali. A più riprese Gabrielli ha sottolineato che la Polizia è al servizio della gente.

«Il servizio alla comunità», ha detto, «è la cifra, l’imprinting più vero di chi svolge questo lavoro. Il nostro unico vero cliente è il cittadino. La sicurezza percepita è quella che fa la differenza. Noi ci dobbiamo preoccupare del sentimento della gente perché, se un cittadino non si sente sicuro, è un problema. La Polizia è severa con chi delinque, ma è attenta alle necessità della gente e pone al centro del suo mandato le vittime». Ad oggi, secondo Gabrielli, il bisogno di sicurezza viene percepito come bisogno primario, anche in Italia dove non ci sono stati attentati, ma dove la rete amplifica le paure.

«Mi chiedono spesso, soprattutto quando sono all’estero», ha rivelato, «come mai da noi non abbiano colpito i terroristi. Sperando che ciò non avvenga mai, ci sono molteplici spiegazioni. Il nostro Paese ha avuto un terrorismo endemico importante e ha vissuto periodi di criminalità organizzata efferata ed ha quindi sviluppato una legislazione penetrante che altrove non c’è. Le nostre forze di polizia sanno fare al meglio il loro lavoro e lo hanno dimostrato ai gradi eventi come Expo, il giubileo, Taormina per il G7. Dal 2015 abbiamo effettuato quasi 250 espulsioni di chi era anche pronto a creare danni. Ora a Cortina ci stiamo tutti preparando a questa vetrina dei Mondiali, che non è solo il riconoscimento dell’importanza che negli sport invernali ha questo pezzo d’Italia, ma è anche una vetrina per mostrare quanto questo Paese è efficiente nelle sue varie e variegate capacità. E la sicurezza sarà al primo posto. Manderemo a Cortina il meglio che abbiamo in termini di gestione di sicurezza, come fatto altrove».

Sulla mitomania di Erostrato, il tempo stringeva, e Gabrielli si è solo limitato a ricordare che spesso la rete amplifica il problema.
 

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