Galbiati, nuovo albergo ai piedi del Cervino Ma il suo cuore batte sempre per Cortina

Ottant’anni, a capo della catena Mythos, progetta di riaprire quanto prima lo Splendid Venezia: «Ma nella Conca bisogna darsi tutti una mossa» 
Stefano Vietina

L’INTERVISTA

Santino Galbiati, il “commenda”, apre a Cervinia, ma il suo cuore batte sempre a Cortina, dove conta di riaprire quanto prima lo Splendid Hotel Venezia (5 stelle, 92 camere), che ha già gestito per anni dal 1978 al 1995.

Riapertura a breve?

«Vediamo, io comunque sono pronto».

A Cortina si nota un grande fermento nel settore alberghiero. ..

«Sì, ma ci sono ancora undici hotel chiusi...».

Ovvero... undici opportunità?

«Vedremo».

Lei aveva manifestato interesse tempo fa per il Concordia, di proprietà della Cooperativa. Lo definì “un gioiellino che non può restare chiuso”. Ma se lo è accaparrato la famiglia Gualandi...

«Così pare».

Mezzo secolo di attività. Non ama apparire ed è di poche parole il commendatore Santino Galbiati, nato il giorno di Natale del 1941 a Paderno Dugnano in Lombardia. Si scioglie soltanto quando gli si ricorda che la sua carriera di albergatore è nata proprio qui vicino, a San Vito nel 1972, con il Marcora.

«Sì, il prossimo anno festeggio i 50 anni di attività».

Intanto l’annuncio della prossima apertura, ad ottobre, del Grand Hotel Cervino, un 5 Stelle che va ad arricchire la collana della sua Mythos, a Cervinia, nel Comune di Valtournenche, in Valle d’Aosta. 70 camere di cui 10 suite con SPA privata, dotata di un centro benessere, palestra, area relax, ristorante, bar, sala congressi, in una location molto particolare, che consente di sciare fino a Zermatt in inverno ed esplorare i ghiacciai del Monte Rosa, nonché le vie storiche in estate. È il 13º hotel della catena Mhytos, che conta anche 4 ristoranti per 260 dipendenti e 15 milioni di euro di fatturato pre-Covid. Ne fa parte, fra gli altri, anche lo Chalet al Lago (quello assurto a grande notorietà televisiva con “A un passo dal cielo”, ndr) a San Vito.

Tutto iniziò nel 1972...

«Ero in vacanza al Marcora quell’anno, a San Vito; allora lavoravo in un’azienda che faceva scaffali per ipermercati e mi venne in mente di prenderlo in gestione come hobby. L’ho rilevato da chi lo gestiva prima, ovvero i tre hotel Europa, Pelmo e Cima Belpra; ho deciso di ristrutturarlo e mi sono messo a fare l’albergatore. Devo dire che mi è piaciuto, tanto che sono ancora qui».

Anche il nome Venezia le piace parecchio, visto che quest’estate ha ospitato proprio al Marcora la squadra di calcio lagunare...

«E non solo la prima squadra, ritornata quest’anno in serie A», sottolinea, «ma anche la giovanile, quella femminile e adesso i pulcini. Fra atleti e famiglie in pratica tutto l’hotel era arancio-nero-verde».

Il commendator Galbiati parte quindi dall’hotel Marcora Palace (completamente ristrutturato un paio di anni fa e in attesa di salire a 4 stelle): un amico ristoratore di Milano lo aiuta, il posto è bello, comodo anche per chi soffre le alte quote. Poi, nel 1977, rileva a Cortina la gestione del Bellevue, quindi il Venezia (1978-1995) e, nel 1994, il Savoia.

«Per chi fa l’albergatore oggi», sostiene, «non vale la pena comprare i muri».”

Poi ancora il Concordia (2000-2017).

«Un amore, ma chiuso da due anni purtroppo...».

Nel suo orizzonte due obiettivi più volte dichiarati: crescere ancora «anzitutto per il personale, che cresce con noi»; e poi aiutare Cortina nella sua operazione di rilancio. «Sono qui da quasi 50 anni: è unica al mondo, ma deve darsi una mossa». —



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