Galleria Comelico, Zaia: tocca all’Anas risolvere questi problemi
SAPPADA. «È la nostra fine, mi ha detto il sindaco di Sappada Manuel Piller Hoffer, che ho contattato ancora ieri mattina. Ha ragione. Senza diritto alla mobilità, il Comelico e Sappada sono destinati a diventare una riserva indiana. Temo quel giorno che verranno in regione a chiedere che si affittino montanari per lavorare in valle». Luca Zaia solidarizza con le popolazioni e gli amministratori.
In questi anni lei si è battuto come un leone per Coltrondo, ma la galleria Comelico dà problemi da 30 anni, cioè da quando è stata costruita.
«La Regione ha inserito la galleria di Coltrondo al vertice delle priorità infrastrutturali del Veneto, ancora due anni fa. Il Governo e l’Anas che cosa hanno concretizzato? La galleria Comelico è dell’Anas, che ha il dovere della manutenzione. I sindaci e le popolazioni del Comelico e di Sappada, a quanto mi risulta, hanno ripetutamente chiesto se le continue problematiche sono dipese da come il tunnel è stato realizzato e dai materiali impiegati. A quelle richieste si è data risposta? E, specificatamente, il distacco del calcestruzzo sabato notte è solo una casualità? Come si spiega?».
La galleria è stata chiusa, poi parzialmente riaperta. Per quanto tempo è sopportabile questo disagio?
«È evidente che la sicurezza va garantita, in caso di emergenza. Ci mancherebbe. Ma la manutenzione continua la vogliamo fare o no? È da anni che non vedo più manutenzioni sulle strade dell’Anas. E le terre alte ne hanno più diritto di altri. La garanzia della mobilità è il presupposto per evitare lo spopolamento».
Oggi pomeriggio si deciderà se chiudere la galleria, fino a lavori ultimati, o se renderla praticabile a senso alternato. Lei cosa consiglia?
«È evidente, la massima sicurezza. Nelle prossime ore (non settimane) va riparato il danno e, soprattutto, va verificata la tenuta della volta del tunnel rispetto alle infiltrazioni d'acqua. E poi vanno risolti tutti gli altri problemi, dall'0illuminazione al completamento dell’asfaltatura. Ma, attenzione, allo stesso modo bisogna operare su tutte le altre strade che oggi si trovano in condizioni di precarietà».
Ma, ripeto, chiusura totale o senso alternato?
«Lo stabiliranno i tecnici, sapendo la responsabilità che si assumono. La circumnavigazione del Comelico, addirittura attraverso Dobbiaco e Cortina, è un dramma in termini di tempo e di economia. E parzialmente lo è anche per il passo Sant'Antonio».
Si recherà in Comelico per fare il punto della situazione?
«Sono a disposizione degli amministratori. Mi sono mobilitato da subito per seguire la situazione, anche con gli assessori Bottacin e De Berti». (fdm)
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