Gara del gas, appalto sospeso: deciderà il tribunale
BELLUNO
Appalto sospeso. Bocce ferme sulla gara di aggiudicazione della distribuzione di gas naturale in provincia: si dovrà pronunciare il Tar.
Italgas si è aggiudicata l’appalto, ma il Comune di Belluno, stazione appaltante, non procederà oltre, in attesa delle udienze e del giudizio finale davanti al Tribunale amministrativo del Veneto. È il risultato scaturito ieri a Venezia davanti ai giudici amministrativi, che hanno deciso di fissare l’udienza per entrare direttamente nel merito e nella decisione, piuttosto che andare in sospensiva. Le parti hanno rinunciato a questa ultima ipotesi: tempo 40 giorni e il Tar fisserà l’udienza per il merito.
Si ritiene che per ottobre si arrivi in aula a discutere e che per dicembre ci possa essere già la sentenza. Qualche mese di attesa, rispetto ad altri tempi biblici che avrebbero potuto trascorrere seguendo altri percorsi e scelte giudiziali.
Ieri, davanti ai giudici è approdato il ricorso del Comune di Feltre e di altri 41 enti della provincia, avversi all’aggiudicazione della procedura della distribuzione del gas naturale in provincia di Belluno. Chiamato in causa anche il Comune di Belluno, che nella procedura è stazione appaltante.
Una concessione da 90 milioni circa, portata avanti da diversi anni e giunta a una tappa fondamentale nel giugno di quest’anno, con la proclamazione di un vincitore, tra una ridda di polemiche e anche l’azione della magistratura, che ha acquisito tutti gli atti relativi.
I Comuni, di fatto, con l’azione di carattere amministrativo davanti al Tar, sono riusciti finalmente a “bloccare” la prosecuzione dell’appalto, seppure ad aggiudicazione avvenuta. Questo significa che d’ora in avanti e fino a quando non ci sarà un pronunciamento del Tribunale amministrativo, non si potrà procedere ulteriormente nell’iter: nonostante l’esistenza di un vincitore, non si potrà dunque procedere con la stipula dei contratti, dare loro esecuzione eventuale e via di questo passo.
«Da quanto comunicato in dibattimento per la sospensiva», spiega il sindaco di Borca Bortolo Sala, «il Comune di Belluno credo abbia accettato di non fare ulteriori passi della gara: il Tar disporrà il dibattimento entro ottobre e la sentenza per dicembre. Questo grazie alla garanzia di Palazzo Rosso di non andare avanti nelle procedure, dichiarata davanti dal giudice. Una nota positiva, perchè in questo modo si accorciano i tempi: sarà il giudice a dire quel che è giusto o sbagliato e poi si uscirà da questo marasma», sintetizza Sala.
Il Tar dovrà entrare nel merito di quanto sostenuto dai Comuni contro quello di Belluno (che ha presentato il suo controricorso): chiedevano l’annullamento dell’appalto oppure la sua sospensione o la sua revisione, alla luce di questioni tecniche che ne avrebbero inficiato la procedura. Il valore delle reti di distribuzione attuali ed esistenti in provincia di Belluno sono il nodo del contendere e sul quale i Comuni si sono piccati. Avevano domandato a più riprese alla stazione appaltante di fermare l’iter per rivedere i calcoli delle stesse reti, che, secondo loro, avevano un valore maggiore rispetto a quello evidenziato in appalto. Ora di fatto hanno ottenuto la sospensione dell’iter per via giudiziale. Un punto al quale non volevano arrivare. —
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