Garaboni: «Skiroll d’estate e fondo durante l’inverno»

BELLUNO. Rilanciare Pian Longhi? Una “missione” possibile, ma solo mettendo in campo una gestione differente rispetto a quella portata avanti finora. E Nevegallika ha già qualche idea in proposito....

BELLUNO. Rilanciare Pian Longhi? Una “missione” possibile, ma solo mettendo in campo una gestione differente rispetto a quella portata avanti finora. E Nevegallika ha già qualche idea in proposito. «C’è bisogno di un cambiamento radicale, di avviare un lavoro di squadra che dia spazio a figure qualificate. Il tutto con l’obiettivo di creare eventi che attirino il turista medio», sottolinea Paolo Garaboni dell’associazione.

«Noi stiamo studiando diversi progetti, tra cui spicca quello per la realizzazione di una pista di skiroll. Si tratta di una pratica sportiva che sta prendendo piede a livello giovanile e i cui costi sono contenuti», continua. «Potremmo dunque andare a pescare su un “bacino” di utenza piuttosto ampio, puntando anche sulle province di Treviso e Venezia». Anche perché nelle vicinanze c’è solo l’impianto a Forni Avoltri. «Pian Longhi potrebbe diventare punto di riferimento a livello ampio. E il recupero delle “Casere Stevaliere” dovrebbe essere pensato anche in funzione di una valorizzazione dell’area che preveda la presenza dello skiroll», mette in risalto.

Figura di riferimento per questo progetto è Daniele D’Incal, «che ha competenze e contatti necessari per far diventare realtà questo sogno», aggiunge Garaboni. «Parliamo di una pista professionale, che duri nel tempo. E che durante la stagione invernale potrebbe essere utilizzata per lo sci di fondo. Attorno a essa si andrebbero a inserire tante altre attività».

Nevegallika ha già presentato la sua idea a Comune e Unione Montana. «Il costo si aggirerebbe sui 200 mila euro», fa presente, «e ci stiamo informando su quelli che potrebbero essere i canali per intercettare risorse. Abbiamo chiesto anche agli enti istituzionali di interfacciarsi con la Regione».

L’associazione non avrebbe poi alcun problema a occuparsi della gestione. «Siamo pronti a scendere in campo, con persone qualificate», sottolinea Garaboni. «L’importante è che ci sia la consapevolezza da parte di tutti i soggetti che è necessario darsi una mano».

Secondo Nevegallika il complesso sportivo e ricreativo “Valenti” ha anche bisogno di essere sistemato: «Gli anni di gestioni discontinue hanno avuto effetti negativi sulla struttura: è necessaria una riqualificazione, che preveda il rifacimento dell’impianto idraulico, per esempio, ma anche di quello del riscaldamento, non più adeguato e dispendioso. Pensiamo poi alle cucine: ci vuole un restyling per poter pensare di avviare attività di ristorazione».

«Bisogna creare un’organizzazione capace di farsi promotrice di eventi, che richiamino i turisti e li incuriosiscano», ribadisce Garaboni. «Ci vuole una svolta, qualcosa di “esplosivo”, che rimetta in funzione ciò che è rimasto fermo e vuoto per troppo tempo».(m.r.)

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