Gasolio nel torrente Maè: allarme dei pescatori, arrivano vigili e Arpav
Una perdita di gasolio si è riversata nel torrente Maè a Forno di Zoldo. Se ne sono accorti alcuni pescatori nella serata di sabato
Il torrente Maè
FORNO DI ZOLDO. Una perdita di gasolio si è riversata nel torrente Maè a Forno di Zoldo. Se ne sono accorti alcuni pescatori nella serata di sabato, ma hanno allertato i vigili del fuoco di Belluno solo ieri mattina. Sul posto anche un responsabile della forestale di Longarone e i tecnici dell'Arpav, che questa mattina, probabilmente con l'ausilio di una telecamera, cercheranno di capire quale strada abbia preso l'idrocarburo per poi raggiungere il fiume. All'arrivo dei tecnici, non c'era però più l'ombra del materiale fuoriuscito: la traccia dello sversamento rimaneva dal tipico odore e dalle testimonianze dei pescatori. Secondo l'ipotesi più accreditata, l'origine dipenderebbe da una cisterna di Veneto Strade, che si trova all'inizio del paese, a 150 metri circa dal cartello che indica l'ingresso al centro abitato. Due anni fa la società ha realizzato alcune opere di consolidamento dell'asse stradale e probabilmente la cisterna veniva utilizzata per il rifornimento dei mezzi. Dal lato opposto della strada si trova un parco giochi per bambini e un campo da tennis. «Secondo gli esperti - ha spiegato Claudio Tiziani, consigliere nella compagine guidata da Camillo de Pellegrin - si dovrebbe trattare della fuoriuscita di idrocarburi residui, perchè il versamento, al loro arrivo si era già esaurito. Potrebbe essersi creata una falla nella cisterna, che poi in qualche modo ha preso la strada, attraverso il terreno, della condotta pubblica che fuoriesce dal muro di contenimento, alla sinistra orografica del torrente». La responsabilità non è quindi da ascrivere alle abitazioni, che sono parecchio lontane da dove si è verificata la fuoriuscita di gasolio. I pescatori non hanno dato l'allarme quando hanno visto che il materiale si stava riversando sul greto del torrente e tendeva a confluire nell'acqua, ma solo il giorno dopo. A scopo precauzionale, i vigili del fuoco sono intervenuti posizionando tamponi di contenimento, simili a tappetini in grado di assorbire il materiale avanzato. Nelle prime ore del pomeriggio, la situazione era tornata sotto controllo. Oggi i tecnici dell'Arpav valuteranno l'entità del danno. «Dovremo verificare - conclude il sindaco - se ci sono responsabilità riconducibili all'evento». L'entità dello sversamento non dovrebbe essere elevatissima, ma siamo nel campo delle ipotesi, perchè di fatto nessuno oltre ai pescatori, lo ha visto.
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