Gastroenterologia intasata si pensa a visite anche di sera
BELLUNO. Visto il successo che sta riscuotendo il servizio di radiologia serale e festivo nell’abbattimento delle liste d’attesa, il direttore generale dell’Usl n. 1, Pietro Paolo Faronato ha deciso di ampliare l’offerta anche per altre specialità che presentano delle criticità, come ad esempio la gastroenterologia.
Infatti, secondo il report sulle liste d’attesa risalente al marzo scorso, la percentuale di aderenza ai tempi fissati dalla Regione Veneto è molto basso. Avere una prima visita entro 10 giorni è ad oggi pressoché impossibile: infatti soltanto il 37.50% dei pazienti col codice A (10 giorni) riesce ad ottenere in tempo la visita, mentre il tempo medio di attesa è di 21.27 giornate.
«Il problema è la domanda che supera l’offerta», sottolinea il dg, Faronato che spiega come «per riuscire a dare una risposta a questa maggiore richiesta abbiamo già iniziato a parlare con il primario del reparto per ampliare l’offerta in orari serali o festivi almeno per le visite. E questo passo sarebbe possibile visto che esiste già un accordo sindacale regionale sia per i medici che per gli infermieri. Per gli esami è un altro discorso. Su questo stiamo già lavorando con il direttore che ha promesso di farci avere un progetto che vada proprio in questa direzione».
Ma il direttore generale sta pensando anche ad un’altra cosa: quella cioè di coinvolgere gli altri ospedali dell’Usl, oltre a quello di Belluno, dove attualmente si è attivata la sperimentazione. «Potremo immagine di eseguire queste prestazioni aggiuntive anche in altre strutture ospedaliere del nostro territorio, anche per riuscire a dare un servizio più capillare. Su questo ci stiamo ragionando», conclude Faronato, «intanto abbiamo deliberato il piano di controllo delle liste d’attesa che avrà valenza da quest’anno fino al 2015. Si tratta di una serie di iniziative che applicheremo nell’arco di questi due anni e che dovrà portare ad ottenere una risposta immediata alla richiesta del paziente».
Risposte che stanno arrivando già ora con la risonanza magnetica semplice e con mezzo di contrasto come evidenzia lo stesso Fabio Bortot, fiduciario della Fmmg e medico di famiglia. «Il sistema delle visite fuori dell’orario normale sta dando una grande mano al contenimento delle liste d’attesa e anche noi medici di famiglia ce ne accorgiamo perché riusciamo a vedere rispettati i tempi che mettiamo nell’impegnativa».
Il sistema però è in via sperimentale fino a dicembre. «Poi si potrà ragionare anche per altri settori come il laboratorio analisi, o la fisioterapia. Ma a questo si arriverà non appena avremo un report di quanto abbiamo avviato finora», precisa il dg dell’Usl n. 1. (p.d.a.)
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