Gd Consulting, Melaiu denunciato in Svizzera

Prescrizione in Italia, denuncia in Svizzera per Gianpiero Addis Melaiu, la mente della grande truffa della Gd Consulting. Una vittima non di arrende e ha deciso di andare avanti, presentando denunica in terra elevetica

BELLUNO. Prescrizione in Italia, denuncia in Svizzera. Gianpiero Addis Melaiu ha cancellato i suoi problemi con la giustizia italiana, visto che la Corte di Cassazione di Roma ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d'Appello di Venezia sul caso Gd Consulting srl o General Dynamics SA, dichiarando prescritto anche il reato di abusivismo finanziario (lo era già l'associazione a delinquere) e pronunciando una sentenza di non doversi procedere per lui, Denis Danieli, Emanuela Deola, Fausto Dolci, Luigi Sansonne, Alessandro Suanno, Franco Todeschini e Paolo Zanchi. In sostanza, gli otto imputati che avevano impugnato la sentenza di secondo grado. Ma adesso si attende il rinvio a giudizio nel paese d'origine della mente della maxitruffa da 40 milioni di euro ai danni di oltre 200 investitori sul Forex Foreign exchange market di Londra, per capirsi lo scambio di valuta. Addis Melaiu ha origini sarde, ma è cittadino svizzero, essendo nato a Locarno, è in possesso anche del passaporto italiano e ha domicili a Montecarlo e Massagno, un paese del Canton Ticino vicino a casa.

Davanti alla denuncia presentata dalla bellunese Carla Giozzet, anche per conto del figlio Stefano Florian e della nipote Renata Cavalet, il procuratore pubblico ticinese Andrea Balerna potrebbe chiedere il processo: «Quello che sappiamo per certo è che il procuratore era in attesa di capire come sarebbe andata a finire la vicenda in Italia, per esercitare l'azione penale nei confronti di Addis Melaiu nel suo Paese», spiega Giozzet, «a questo punto, mi aspetto che ci sia un giusto processo anche in Svizzera, possibilmente con tempi più rapidi, rispetto ai nostri. In questo modo, il nostro uomo non potrà salire sul primo aereo e raggiungere uno dei quattro paradisi fiscali, nei quali ha detto di aver nascosto i soldi al Tribunale di Belluno».

La sete di giustizia è in grado di scavalcare le Alpi. Giozzet non è una donna, che molli facilmente le caviglie: «Non ho perso la speranza di riavere i soldi, che avevamo investito con fiducia a Belluno. Farò tutto il possibile, affinché questa vicenda non finisca come in Italia. Addis Melaiu aveva aggiunto che solo lui è in grado di accedere a questi soldi: noi andiamo avanti, affinché questo non succeda».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi