Gelatiere caduto nel Maè domani a Igne l’ultimo saluto

LONGARONE. Saranno celebrati domani pomeriggio, con inizio del rito alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Igne, i funerali di Matteo Burigo, il 79enne gelatiere in pensione deceduto domenica a...

LONGARONE. Saranno celebrati domani pomeriggio, con inizio del rito alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Igne, i funerali di Matteo Burigo, il 79enne gelatiere in pensione deceduto domenica a seguito di una tragica caduta in località Rudele.

Il magistrato di turno, infatti, dopo l’ispezione cadaverica effettuata ieri mattina sul corpo di Burigo, ha disposto che la salma fosse messa a disposizione dei familiari. Esame che ha comunque confermato come le cause del decesso sia da attribuire ai gravissimi traumi riportati nella caduta (per circa una sessantina di metri) lungo lo strapiombo e non all’annegamento, nonostante il corpo senza vita dell’anziano fosse stato ritrovato dagli uomini del Soccorso alpino nelle gelide acque del Maè.

Esaminata la ricostruzione effettuata dai carabinieri di Longarone, inoltre, il magistrato non ha ritenuto necessaria l’apertura di un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente, riconducibili semplicemente a una tragica fatalità.

In quei boschi, vicino a quelle pareti a strapiombo sul Maè, infatti, Matteo Burigo ci era andato centinaia di volte, per fare la legna da portare nella sua casera a Rudele, la passione della sua vita. Un caseggiato dove il 79enne si recava quasi quotidianamente, partenza alla mattina e ritorno a casa solo alla sera, per accudire le galline e il gatto.

Era diventata la sua principale attività da quando era andato in pensione, dopo una trentina d’anni di lavoro nella gelateria Eis Caffè Venezia, che aveva aperto a Konigstadten e ora gestita dai figli.

Matteo Burigo lascia nel dolore la moglie Dosolina, i figli Ennio e Paolo, una sorella e i cinque nipoti. Per espressa volontà del deceduto la salma (che arriverà in chiesa a Igne già alle 12) verrà cremata. La famiglia, nell’annunciare la scomparsa del proprio caro, ha inteso porgere uns entito ringraziamento tutto il personale del Soccorso alpino di Belluno.

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