Gelatieri in Germania: «Annata positiva con alcuni problemi»
LONGARONE. Un’annata positiva per i gelatieri in Germania, anche se preoccupa la stretta dei controlli del fisco tedesco. Il punto della situazione è stato fatto durante la giornata finale della Mig alla 47ª assemblea di Uniteis, il sodalizio che riunisce circa mille soci per 1.600 punti vendita in tutta la Germania.
Non sono mancate alcune critiche nei confronti di alcuni gelatieri che non seguono le regole compromettendo così l’immagine degli operatori del settore. «Il 2016 è stato un anno che possiamo ritenere soddisfacente – spiega il presidente Uniteis Dario Olivier (riconfermato) – con un avvio in sordina in primavera sfociato però con un’ottima estate e continuato bene fino ad ottobre. Il problema principale che stiamo affrontando è quello dei controlli del fisco tedesco che sono sempre più serrati. Purtroppo per colpa di pochi, che non si adeguano agli obblighi di legge a volte molto semplici, tutti quanti siamo messi sotto torchio. Eppure basta poco per rispettare le norme, in particolare nel settore contabile, noi queste cose le diciamo da anni e abbiamo messo in piedi una società di servizi che è a completa disposizione per tutte le consulenze del caso, dagli aspetti di igiene, ai regolamenti per le assunzioni con l’apprendistato, il salario minimo e non solo».
«Una delle questioni più spinose – continua Olivier – è quella dei registratori di cassa con l’obbligo della memoria elettronica. I produttori tedeschi di questi macchinari si sono autodenunciati perché tutti vogliono comprare solo i registratori di cassa che siano manipolabili. Noi stessi abbiamo invitato ad un nostro convegno i rappresentati della finanza di settore tedesca per cercare di dialogare. Questa scelta ha suscitato delle critiche: purtroppo c’è qualcuno che fa disinformazione, magari qualcuno che è presente in questa stessa sala, rovinando il lavoro di tutti e mettendo in cattiva luce tutta la categoria». «Un invito inoltre a promuoverci meglio – conclude il presidente – abbiamo la fortuna di avere riconosciuto il marchio di “gelato italiano originale” ma pochi lo esibiscono nei loro negozi con adesivi, monitor o altro. Non lamentiamoci poi se gli stranieri ci rubano l’italianità se siamo i primi che non ci diamo da fare per creare un’immagine condivisa in tutta la Germania».
Dopo alcuni approfondimenti su temi tecnici e la consegna degli attestati di benemerenza per i soci più fedeli al traguardo dei 25 anni, si è poi passati al rinnovo del direttivo che comprende, oltre a Olivier, anche Stefano Ceschin, Adriano Colle, Stefano Bortolot, Diego Campo, Sandra Reginato, Pablo Slis e Bruno Tonon.
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