Generale degli Alpini muore per un malore durante un’escursione
BELLUNO
Muore su un sentiero in Nevegal. Il generale degli Alpini, Gianfranco Moleri è rimasto vittima di un malore improvviso ieri pomeriggio, mentre stava camminando sul percorso sotto la pista che dal rifugio La Grava porta fino al piazzale del colle cittadino. Non c’era molta gente in zona di martedì e non ci sono testimoni di quanto è accaduto. Ma verso le 14.30 un altro escursionista si è imbattuto nel corpo esanime di Moleri e ha avvertito la titolare del vicino ristoro: «È venuta una persona molto preoccupata», spiega Katia Zampieri, «spiegandomi di aver visto qualcuno che si era sentito male e purtroppo non dava più segni di vita. Ho chiamato io il 118 con il telefonino e, nel giro di poco tempo, è arrivato l’elicottero con i soccorritori».
Il personale medico e il tecnico di elisoccorso, sbarcati nelle vicinanze, hanno cercato di rianimare l’uomo, ma purtroppo non c’è stato niente da fare e il dottore non ha potuto fare altro che constatare il decesso, probabilmente per infarto e informare il pubblico ministero Tollardo. Il magistrato ha dato il nulla osta e la salma è stata ricomposta e imbarellata per essere trasportata dal Soccorso alpino e dai vigili del fuoco di Belluno fino alla strada, per essere affidata al carro funebre. Fino a ieri sera, non era ancora stata fissata la data dei funerali dell’ufficiale: «Una persona senz’altro distinta, che era attrezzata per le passeggiate in montagna», riprende Zampieri, «non sapevo di chi si trattasse, ma è chiaro che dispiace tanto, quando succede una cosa del genere».
La notizia della scomparsa di Moleri ha raggiunto in pochi minuti tutti gli amici e anche i vertici dell’Associazione nazionale Alpini, il sodalizio della quale era socio ormai da diverso tempo: «Era un mio grande amico», sottolinea Giancarlo Sartori, «ed è come se mi fosse venuto a mancare un pezzo di cuore. Aveva 72 o 73 anni e un aspetto molto giovanile: ne dimostrava senz’altro di meno. Era andato in pensione da generale, dopo aver comandato il gruppo Lanzo del 6º Reggimento Artiglieria della Brigata Cadore. Credo fosse originario della provincia di Bergamo, ma che io sappia aveva sempre vissuto qui a Belluno e coltivava questa grande passione per le passeggiate in montagna. Anche sul Nevegal».
Moleri viveva da diversi anni nel centro di Belluno ed era molto conosciuto e apprezzato, non solo in ambienti militari. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi