Genitori sulle barricate a Rasai: no alla chiusura della scuola

Famiglie mobilitate per l’ipotesi di spostare le elementari a Seren del Grappa. «Vogliamo una risposta, chi vuole iscrivere i figli a Feltre deve averne il tempo»

SEREN DEL GRAPPA. Chiudere la scuola primaria di Rasai per accorparla a quella del capoluogo di Seren e trasformare l'asilo attualmente gestito da una cooperativa in una struttura pubblica: sarebbero queste le ipotesi sul tavolo dell'amministrazione comunale alle prese con la necessità di fare quadrare i numeri dei scolari _ complessivamente in flessione _ con la riorganizzazione di spazi e costi di gestione. Ipotesi che, se confermate, troverebbero le barricate del comitato genitori che si è costituito proprio a Rasai in difesa di una scuola, ritenuta una vera eccellenza, tanto da richiamare alunni anche dai comuni vicini. Ieri la protesta, rimasta finora sotto traccia, è diventata pubblica ed eclatante con uno striscione che non lascia dubbi: “Insieme salviamo la scuola”. È stato ripescato in cantina da una mamma che nel 1993 partecipò a sua volta a delle manifestazioni quando, anche allora, si era ipotizzato di chiudere la scuola. Che si salvò.

L’obiettivo di 24 anni fa è lo stesso di adesso, ma a detta del comitato genitori le condizioni sono molto diverse con Rasai a fare da traino, mentre è Seren a boccheggiare con tre pluriclassi per le scarse iscrizioni. Rasai, invece, viaggia a pieno regime, con il tempo pieno ulteriormente rinforzato dai volontari dell'associazione Azzurra che non solo gestiscono la mensa grazie a un contratto con la Risto3, ma garantiscono anche altri tre rientri pomeridiani degli alunni.

Un servizio che rappresenta un’opportunità straordinaria per le famiglie che ne usufruiscono sapendo di lasciare i figli in un ambiente familiare e con persone preparate. I bambini fanno i loro compiti, trovano il tempo per il gioco e restare assieme, si avvicinano alla giocoleria grazie a un progetto che coinvolge uno dei componenti dei Fratelli Al, suonano le percussioni e grazie alla presenza di un esperto di informatica hanno la possibilità di fare i primi cauti passi di avvicinamento al computer.

Un servizio completo che i genitori temono venga smantellato, anche perché il modello non viene ritenuto esportabile a Seren. Insomma il timore è che tutto quanto è stato costruito negli anni venga “scippato” con il rischio che vada perduto. Anche perché non è scontato che i genitori che finora hanno mandato i loro figli a Rasai li mandino poi a Seren, mentre pare possibile un esodo verso le scuole che rientrano sotto la competenza dell'Istituto comprensivo di Feltre (Seren e Rasai fanno parte dell'Ic di Pedavena). Sui social è apparso un post che lascia pochi dubbi: “I genitori di Rasai non vogliono più vivere con l'incertezza! Nel 2018 se questo plesso chiude vogliono saperlo subito! Perché se la scuola migra a Seren i genitori che dovranno procedere con nulla osta verso scuole del feltrino potranno procedere. Se chiudiamo il plesso Rasai non si torna mai più indietro. La decisione sarà irreversibile”. Ieri c’è stato il primo contatto tra il sindaco Scopel e il gruppo di genitori.(r.c.)

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