Gestione boschiva, nuove regole

LIVINALLONGO. Gestione del patrimonio boschivo: arrivano nuove regole. Il consiglio comunale ha approvato nei giorni scorsi il nuovo regolamento per il Godimento dei beni di uso civico nel quale sono state introdotte molte novità che – come spiega il sindaco Leandro Grones – «rafforzano il ruolo delle Frazioni nella gestione dei boschi e assegna nuovi compiti alla Commissione Comunale Gestione Patrimonio Boschivo».
Gran parte dei boschi a Fodom sono intestati catastalmente alle Frazioni ( Vijinánze – in ladino ), ma la loro gestione è affidata al Comune il quale annualmente assegna agli aventi diritto di uso civico una certa quantità di legna da ardere. Altri contributi in legname, chiamati comunemente “fabbisogno”, vengono assegnati alle frazioni, ad associazioni o privati per la realizzazione di interventi pubblici ma anche per lavori privati come ad esempio il rifacimento del tetto di casa. Un diritto ancora molto sentito che aveva bisogno però di un nuovo regolamento per essere gestito in maniera moderna. L’ultima modifica infatti risaliva a al 2001.
La bozza del documento è stata elaborata dallo stesso sindaco che poi l’ha sottoposta all’esame della Commissione Comunale Gestione Patrimonio Boschivo e dei Capifrazione per ulteriori modifiche o suggerimenti.
Le nuove norme stabiliscono, prima di tutto, in modo chiaro chi ha il diritto a ricevere i contributi in legname, sia da ardere che per il fabbisogno, che sono: cittadini residenti stabilmente nel Comune di Livinallongo, nuclei familiari residenti nel Comune di Livinallongo, le Frazioni e le associazioni o enti aventi sede a Livinallongo e operanti nell’ambito comunale. Per nucleo familiare si intende “una o più persone legate fra di loro da vincoli di consanguineità o di affinità, le quali convivono in una comune unità domestica, individuate nella scheda del Foglio Famiglia Comunale dall’Ufficio anagrafe. La prima novità riguarda le nuove richieste o le rinunce al combustibile che ora dovranno essere fatte direttamente al Capofrazione. Sparisce il vincolo temporale di residenza di tre anni per acquisire il diritto, ma resta, ed è fissato a dieci anni per poter richiedere il “fabbisogno”.
Fra gli interventi ammessi a contributo la nuova costruzione o rifacimento della copertura della prima casa, di fabbricati rurali, nuovi o ricostruiti, (majon, tablei da mont, ciasote) e tamponamenti esterni in legno su fabbricati rurali secondo delle specifiche. Tra le novità spicca l’introduzione della possibilità di assegnare, a vario titolo, velocemente e senza adempimenti per i cittadini, piante schiantate, secche, che costituiscono pericolo per edifici o per la viabilità pubblica e privata, sfolli per la pulizia del bosco ecc. La concessione è effettuata dal funzionario dell’Ufficio di Polizia Locale o da un componente la Commissione Comunale Gestione Patrimonio Boschivo direttamente su modulo predisposto dal Comune.
(lor.sor.)
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