Gestione dell’emergenza formati i primi 23 esperti

Discusse le tesi conclusive al master dedicato al soccorso in alta quota L’annuncio: «A Feltre un corso post laurea in ambito gastroenterologico»
FELTRE. I primi ventitrè studenti del master sulla gestione dell’emergenza in alta quota, che ieri hanno discusso le loro tesi, sono pionieri e sperimentatori di una formazione specialistica, prima in Italia e inaugurata nel 2016 a Feltre.


«Questo master è un unicum nel panorama nazionale ed europeo», ha detto ieri il direttore generale dell’Usl Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno che insieme a Giovanni Pittoni, direttore sanitario dell’azienda e “anima propulsiva” di questo corso post laurea, ha sottolineato con forza l’importanza di arricchire il panorama di figure professionali con alta specializzazione. «A fronte di una grave carenza di medici laureati», ha detto, «che si fa sentire nel presente e che si appesantirà nel futuro, e non solo nelle zone più periferiche».


Anzi, il territorio bellunese è meno svantaggiato di quanto non si pensi: questa la riflessione dei direttori confortata dalla nota di incoraggiamento trasmessa dal governatore della Regione, Luca Zaia, in occasione della cerimonia di ieri, «perché le Dolomiti sono patrimonio dell’Unesco da almeno otto anni», ha detto il dg, «le potenzialità turistiche e il territorio ostile predispongono e favoriscono una formazione specifica, quella in emergenza».


Da qui, le buone novelle: «Ancora a Feltre sarà proposto un master in ambito gastroenterologico», ha annunciato il Pittoni. E sarà richiesta l’autorizzazione all’ateneo di Padova (da cui la formazione universitaria e post-universitaria dipende) per la terza edizione del master sulla gestione dell’emergenza in alta quota. Che entro un anno sfornerà un’altra ventina di professionisti, gli iscritti alla seconda edizione in corso. Il master “creato” da Pittoni è stato fatto proprio dal dipartimento di scienze cardiologiche toraciche e vascolari dell’università di Padova con il docente Giovanni Battista Bartolucci e con la consulenza dell’università di Varese. È spettato a Bartolucci che si è potuto avvalere della «preziosa collaborazione di Marco Dal Pont, direttore del master, e di Barbara Colmanet», dire che per quest’anno, per il contingentamento dei posti, «il corso per tecnici della prevenzione è sospeso a Feltre. Ma io confido che per il prossimo anno accademico riprendano le lezioni nella sede feltrina alla quale teniamo particolarmente».


I partecipanti al primo master che si sono qualificati quasi tutti con “ottimo” sono Chiara Argenta, Matteo Barattin, Ilaria Barbiero, Fabio Bergamin, Giuseppe Berton, Alice Bonaldi, Elena Campigotto, Lara Cassol, Michela Danieli, Erica Gai, Alessandra Gargiuli, Giulio Mancino, Donata Martini Barzolai, Nicoletta Pasin, Riccardo Pavan, Andrea Piazzetta, Amanda Prezioso, Jessica Savi, Oscar Segati, Filippo Smaniotto, Gianluca Soratroi, Francesco Zambotto e Erica Zanella.


Laura Milano


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