Getta i rifiuti nella scarpata a San Tomaso, avvocato multato di 600 euro

Un dipendente della Valpe ha visto l’uomo e la moglie svuotare un contenitore L’azienda ha indagato e l’ha incastrato

SAN TOMASO. Multa di 600 euro per un avvocato colto in flagranza a svuotare un bidone della carta a San Tomaso Agordino, lungo la Regionale 203.

I fatti risalgono a sabato 8 settembre, attorno alle 12. 30. Un dipendente di Valpe Ambiente, la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti per conto dell’Unione montana agordina, ha visto una coppia intenta a svuotare nel dirupo a lato della strada (che da San Tomaso porta a Cencenighe) un contenitore da 120 litri per la raccolta della carta e ad abbandonare il contenuto vario al di là del guard rail. Il tecnico di Valpe Ambiente si è fermato e ha cercato inutilmente di convincere i due cittadini a interrompere il comportamento illecito, spiegando loro le conseguenze ambientali e legali delle loro azioni ed evidenziando le possibilità di smaltimento corretto.

«Dopo un acceso colloquio», spiega Valpe «e di fronte al rifiuto opposto dalla coppia, che ha proseguito nell’abbandono dei rifiuti, il tecnico ha documentato con foto l’attività illecita. A seguito della segnalazione giunta dal nostro dipendente, abbiamo informato dell’accaduto le autorità competenti e il sindaco di San Tomaso. È stata quindi sporta denuncia contro uno dei responsabili, un avvocato intestatario di un regolare contratto per la gestione dei rifiuti».

Successivamente i carabinieri forestali di Caprile hanno effettuato ulteriori indagini. Grazie ad un loro sopralluogo, sul posto sono stati reperiti indizi che, continua Valpe, «hanno consentito di identificare in maniera inconfutabile il responsabile» e di comminargli una sanzione pari a 600 euro.

Per Valpe il comportamento dell’avvocato, oltre a essere inaccettabile e illegale in quanto fonte di inquinamento ambientale, «risulta tanto più riprovevole in quanto perpetrato da un soggetto che per la sua professione dovrebbe conoscere bene le norme in vigore». Ma è pure un comportamento incomprensibile dal momento che l’utenza intestata al soggetto punito è infatti servita a domicilio per la raccolta dei rifiuti e il costo della raccolta delle frazioni riciclabili è già compreso nella tariffa addebitata. Ad ogni modo il responsabile del comportamento illecito è stato punito e i costi della conseguente pulizia del territorio non ricadranno sulla collettività.

«L’abbandono dei rifiuti è un atto vergognoso perché irrispettoso dell’ambiente e del prossimo», ha dichiarato il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val «in questo caso è tanto più irritante perché compiuto da persone benestanti, proprietarie di seconde case e di alta cultura. Ringrazio le forze dell’ordine e Valpe Ambiente per esser riusciti a smascherare il reato, con la speranza che quanto accaduto sia da monito per chi continua a smaltire i propri rifiuti in modo illecito».

Quanto è accaduto è anche un richiamo per tutti, affinché, come il dipendente di Valpe, di fronte a un illecito si intervenga e si segnali alle autorità quello che si è visto. –

 

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